Credo siano le situazioni peggiori in cui l'uomo può incombere, gran parte dei film, ma anche cartoon sono presenti questi 2 elementi, chi non ha mai visto "La storia infinita"?
partiamo dal NULLA: è l'assenza di quello che esiste, è la non-coscienza, per S.Agostino è il NON-DIVINO, inteso anche come ciò che è materiale, per Hegel diventa pura negazione logica ma con valenza ontologica, poiché il positivo e il negativo hanno come comune base astratta proprio il nulla, poi c'è chi identifica il NULLA con il TUTTO, nel Buddhismo raggiungere il 'nulla' come stato mentale permette al soggetto di essere totalmente concentrato su un pensiero o su un'attività ad un livello così intenso che non sarebbe stato in grado di raggiungere se fosse stato coscientemente attivo nel pensare, da notare che questa condizione, se fosse definitiva, escluderebbe le altre, e come essenza profonda del divino per Eckhart (teologo), il concetto di Dio è sopra-è ed è nulla poiché essendo totale è indefinibile, quindi mi pare che si contraddica dicendo che è TOTALE, e Jakob Bohme (filosofo, teologo, mistico) afferma che in Dio è presente una polarità di forze contrapposte: per un verso Egli è il NULLA, un abisso insondabile e indeterminato, dal quale però scaturisce un incontenibile desiderio di vita, attraverso il quale prendono forma le diverse realtà in cui si esplica la Creazione. Dio racchiude in sè sia il Bene che il Male, lo spirito e la materia, la luce e le tenebre, mi sembrano un po' troppe cose per essere il NULLA.
IL MALE: penso che qui ci sia poco da dire, tutti sanno cos'è il male, e di certo è "qualcosa", ma di negativo.
da wikipedia Male - Wikipedia
Per Platone il caos primordiale che precede l'ordine posto dalla divinità.
Anche per Aristotele, come per Platone, il male fisico risiede nella materia e consiste nella privazione, nell'assenza di quella forma attraverso la quale la stessa materia prima, che è in potenza rispetto a tutte le forme, diventa un elemento dell'Essere non più costituito da due principi cioè il bene e il male, ma tre: materia, forma e privazione.
S. Agostino risolve infatti la dibattuta questione sostenendo la non-sostanzialità del Male, poiché Dio non crea il Male, ovvero il non-essere, ma solamente il Bene, ovvero l’essere che in ultima istanza si configura come la vita stessa.
Ssecondo Kant, il quale ne La religione nei limiti della semplice ragione (1793) sostiene un'inclinazione e una tendenza congenite al male, che in virtù di ciò egli chiama male radicale (Radikal Böse), ovvero qualcosa che non può essere né distrutto né estirpato, ma che è radicato nella stessa esistenza dell'uomo e che fa parte della sua stessa natura.
Quante persone ogni giorno troviamo che dicono o fanno qualcosa solo per il fatto di dire una cattiveria, come troviamo persone che non prendono MAI posizione (il nulla)
Io non vorrei mai trovarmi a che fare con questi 2 aspetti nella vita, penso che cmq l'ASSENZA, IL NULLA sia sempre preggio della CATTIVERIA.