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Terremoto a Roma 11 maggio 2011, vero o falso?

  1. #1
    Sempre più FdT many2o
    Uomo 38 anni da Roma
    Iscrizione: 29/10/2005
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    Esclamazione Terremoto a Roma 11 maggio 2011, vero o falso?

    Esattamente , l’11 maggio 2011, una devastante scossa sismica colpirà l’area di Roma, mentre tra il 5 e il 6 aprile 2012 numerosi e catastrofici terremoti colpiranno molte aree della terra. Chi può affermare una cosa del genere? Da quando si possono prevedere i terremoti?
    Purtroppo questi spaventosi eventi naturali sono ancora imprevedibili, a maggior ragione con la precisione che si evince da questi catastrofici proclami. Eppure nel secolo scorso è vissuto un uomo che pare fosse in grado di farlo; ne era talmente convinto che arrivò a depositare alcune sue previsioni presso un notaio.
    Costui era noto come “L’uomo che prevedeva i terremoti”, al secolo Raffaele Bendandi; Romagnolo di Faenza, nasce il 17 ottobre del 1893. Dopo il sisma di Messina e Reggio Calabria, del 1908, si appassiona ai terremoti con l’intento primario di giungere ad una loro possibile previsione.
    Di umile famiglia, artigiano e in gran parte autodidatta, non frequenta nessuna università, non consegue alcun titolo, scarse e occasionali le frequentazioni con altri scienziati; ma le sue intuizioni, le sue scoperte e le sue previsioni sono davvero degne di nota.
    La scienza di inizio ‘900 muoveva solo allora i primi passi nella geologia, tanto che l’età della terra si calcolava ancora in pochi milioni di anni, piuttosto che miliardi. Le scoperte sull’atomo e sulla radioattività erano in fieri, ed ancora non si sapeva cosa bruciasse nel sole. E solo nel 1912 Wegener pubblicò la sua teoria sulla deriva dei continenti.
    Quest’uomo nel frattempo elaborava una sua propria teoria sismogenica, ossia sull’origine e le cause dei terremoti. Egli sosteneva che la luna e gli altri pianeti, così come il sole, influenzano con la loro attrazione gravitazionale la crosta terrestre, inducendo in essa dei movimenti, proprio come accade alle masse liquide degli oceani.
    Il fenomeno delle maree era già da tempo immemorabile associato alla luna; ma l’idea che questa, insieme agli altri corpi del sistema solare, potesse attrarre la crosta terrestre e deformarla fino a generare terremoti, a quel tempo era abbastanza originale ed avveniristica.
    Una prova di queste prime intuizioni la ebbe lo stesso Bendandi quando, spulciando tra i suoi appunti di qualche anno prima, trovò che si era realizzata una sua previsione del terremoto della Marsica, fatta nell’ottobre del 1914. Il sisma si verificò per l’appunto alcuni mesi dopo, il 13 gennaio 1915.
    Bendandi decise quindi di approfondire i suoi studi, raccogliere dati e procedere ad osservazioni sistematiche del movimento dei corpi celesti, utilizzando spesso strumenti da lui stesso costruiti. Alcuni di questi furono poi distrutti dallo stesso Bendandi pochi anni prima della sua morte.
    La sua fama raggiunse il culmine quando, il 23 novembre 1923 davanti ad un notaio a Faenza, fece una previsione su un terremoto che si sarebbe verificato nelle Marche il 2 gennaio 1924. Il terremoto si verificò davvero, ma due giorni dopo.
    Da allora la scienza iniziò davvero a considerarlo, ma per lo più in termini negativi, dal momento che lo stesso Bendandi ricevette numerosi plausi e riconoscimenti. I grandi interessi delle istituzioni e degli enti di ricerca governativi e accreditati di mezzo mondo, incapaci di procedere e scoprire alternative alle teorie di Bendandi, si coalizzarono contro di lui, fino a farlo diffidare e costringere a ritirarsi dalla vita pubblica.
    L’ultima sua previsione riguarda il terremoto del Friuli nel 1976. Le autorità ignorarono però il suo allarme e lo scacciarono come un insulso ciarlatano.
    A posteriori possiamo liberamente affermare, insieme con i familiari e gli appassionati di quest’uomo, che l’opera e la vita di Bendandi sono state martoriate e mortificate dallo strapotere conferito alla scienza accademica ed istituzionalizzata, così come avvenuto più volte in passato ed avviene ancora ai nostri giorni. Ricordate il caso di Luigi di Bella e della sua cura contro il cancro?
    Oggi conosciamo molto di più del nostro pianeta, ma non è ancora abbastanza; anzi direi che è ancora troppo poco se pretendiamo di voler prevedere i terremoti. Oggi Bendandi potrebbe beneficiare di tutte le ultime ricerche, studi e raccolte dati, di internet e del suo potere connettivo e trasmittivo, dare così il suo contributo intellettuale; già perché Bendandi non era un ciarlatano, ma uno scienziato scrupoloso e intuitivo.
    Bendandi probabilmente non è mai riuscito a trovare un vero metodo per prevedere i terremoti, semplicemente perché non esiste. I terremoti possono avere varie origini, da movimenti tettonici, risalite magmatiche, eruzioni vulcaniche, crolli sotterranei, frane sottomarine ecc. ecc. Ma Bendandi aveva intuito qualcosa di geniale, di altamente attuale e veritiero.
    Si era spinto al di là di ogni limite, come un esploratore in solitaria in una terra sconosciuta, come Erik il Rosso sulle sponde di Terranova. Mai avrebbe immaginato che quello fosse un nuovo e immenso continente.






    io la rilevo falsa questa cosa roma non è una zona sismica

  2. #2
    MisterInvisible (non attivo)
    Intermittente

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    Per me è tutto falso,saranno state coincidenze...sono altamente scettico al riguardo.

  3. #3
    Sempre più FdT many2o
    Uomo 38 anni da Roma
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    quoto essendo una città zona vuota non entra nella categoria zona rossa

  4. #4
    Assuefatto da FdT laurabra
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    Quote Originariamente inviata da many2o Visualizza il messaggio
    Esattamente , l’11 maggio 2011, una devastante scossa sismica colpirà l’area di Roma, mentre tra il 5 e il 6 aprile 2012 numerosi e catastrofici terremoti colpiranno molte aree della terra. Chi può affermare una cosa del genere? Da quando si possono prevedere i terremoti?
    Purtroppo questi spaventosi eventi naturali sono ancora imprevedibili, a maggior ragione con la precisione che si evince da questi catastrofici proclami. Eppure nel secolo scorso è vissuto un uomo che pare fosse in grado di farlo; ne era talmente convinto che arrivò a depositare alcune sue previsioni presso un notaio.
    Costui era noto come “L’uomo che prevedeva i terremoti”, al secolo Raffaele Bendandi; Romagnolo di Faenza, nasce il 17 ottobre del 1893. Dopo il sisma di Messina e Reggio Calabria, del 1908, si appassiona ai terremoti con l’intento primario di giungere ad una loro possibile previsione.
    Di umile famiglia, artigiano e in gran parte autodidatta, non frequenta nessuna università, non consegue alcun titolo, scarse e occasionali le frequentazioni con altri scienziati; ma le sue intuizioni, le sue scoperte e le sue previsioni sono davvero degne di nota.
    La scienza di inizio ‘900 muoveva solo allora i primi passi nella geologia, tanto che l’età della terra si calcolava ancora in pochi milioni di anni, piuttosto che miliardi. Le scoperte sull’atomo e sulla radioattività erano in fieri, ed ancora non si sapeva cosa bruciasse nel sole. E solo nel 1912 Wegener pubblicò la sua teoria sulla deriva dei continenti.
    Quest’uomo nel frattempo elaborava una sua propria teoria sismogenica, ossia sull’origine e le cause dei terremoti. Egli sosteneva che la luna e gli altri pianeti, così come il sole, influenzano con la loro attrazione gravitazionale la crosta terrestre, inducendo in essa dei movimenti, proprio come accade alle masse liquide degli oceani.
    Il fenomeno delle maree era già da tempo immemorabile associato alla luna; ma l’idea che questa, insieme agli altri corpi del sistema solare, potesse attrarre la crosta terrestre e deformarla fino a generare terremoti, a quel tempo era abbastanza originale ed avveniristica.
    Una prova di queste prime intuizioni la ebbe lo stesso Bendandi quando, spulciando tra i suoi appunti di qualche anno prima, trovò che si era realizzata una sua previsione del terremoto della Marsica, fatta nell’ottobre del 1914. Il sisma si verificò per l’appunto alcuni mesi dopo, il 13 gennaio 1915.
    Bendandi decise quindi di approfondire i suoi studi, raccogliere dati e procedere ad osservazioni sistematiche del movimento dei corpi celesti, utilizzando spesso strumenti da lui stesso costruiti. Alcuni di questi furono poi distrutti dallo stesso Bendandi pochi anni prima della sua morte.
    La sua fama raggiunse il culmine quando, il 23 novembre 1923 davanti ad un notaio a Faenza, fece una previsione su un terremoto che si sarebbe verificato nelle Marche il 2 gennaio 1924. Il terremoto si verificò davvero, ma due giorni dopo.
    Da allora la scienza iniziò davvero a considerarlo, ma per lo più in termini negativi, dal momento che lo stesso Bendandi ricevette numerosi plausi e riconoscimenti. I grandi interessi delle istituzioni e degli enti di ricerca governativi e accreditati di mezzo mondo, incapaci di procedere e scoprire alternative alle teorie di Bendandi, si coalizzarono contro di lui, fino a farlo diffidare e costringere a ritirarsi dalla vita pubblica.
    L’ultima sua previsione riguarda il terremoto del Friuli nel 1976. Le autorità ignorarono però il suo allarme e lo scacciarono come un insulso ciarlatano.
    A posteriori possiamo liberamente affermare, insieme con i familiari e gli appassionati di quest’uomo, che l’opera e la vita di Bendandi sono state martoriate e mortificate dallo strapotere conferito alla scienza accademica ed istituzionalizzata, così come avvenuto più volte in passato ed avviene ancora ai nostri giorni. Ricordate il caso di Luigi di Bella e della sua cura contro il cancro?
    Oggi conosciamo molto di più del nostro pianeta, ma non è ancora abbastanza; anzi direi che è ancora troppo poco se pretendiamo di voler prevedere i terremoti. Oggi Bendandi potrebbe beneficiare di tutte le ultime ricerche, studi e raccolte dati, di internet e del suo potere connettivo e trasmittivo, dare così il suo contributo intellettuale; già perché Bendandi non era un ciarlatano, ma uno scienziato scrupoloso e intuitivo.
    Bendandi probabilmente non è mai riuscito a trovare un vero metodo per prevedere i terremoti, semplicemente perché non esiste. I terremoti possono avere varie origini, da movimenti tettonici, risalite magmatiche, eruzioni vulcaniche, crolli sotterranei, frane sottomarine ecc. ecc. Ma Bendandi aveva intuito qualcosa di geniale, di altamente attuale e veritiero.
    Si era spinto al di là di ogni limite, come un esploratore in solitaria in una terra sconosciuta, come Erik il Rosso sulle sponde di Terranova. Mai avrebbe immaginato che quello fosse un nuovo e immenso continente.




    io la rilevo falsa questa cosa roma non è una zona sismica
    io ci credo....aspettiamo....manca poco,se la casa resta in piedi la assicuro x i terremoti dell'anno seguente.....comunque sapevo della cosa da almeno un anno,solo che adesso è diventata di dominio pubblico...
    roma non è sismica? ci sono stati diversi terremoti nei secoli...informati....

  5. #5
    Moderatrice Holly
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    Roma in sé non è una zona sismica. Zone intorno, invece, lo sono (come i Castelli, per intenderci).
    Stando all'archeologia, comunque, ci sono già stati terremoti che hanno devastato Roma (sicuramente uno nel V secolo, come riportano alcune iscrizioni ritrovate al colosseo, ad esempio)

    In ogni caso avevo letto su internet che le carte di questo sismologo furono tutte distrutte dopo la sua morte, quindi è una bufala (cit.)

    Comunque ci sono delle contraddizioni interne al testo postato, quindi penso sia stato scritto da qualcuno intenzionato a mettere in giro una stronzata su internet.
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  6. #6
    Assuefatto da FdT laurabra
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    Quote Originariamente inviata da Holly Visualizza il messaggio
    Roma in sé non è una zona sismica. Zone intorno, invece, lo sono (come i Castelli, per intenderci).
    Stando all'archeologia, comunque, ci sono già stati terremoti che hanno devastato Roma (sicuramente uno nel V secolo, come riportano alcune iscrizioni ritrovate al colosseo, ad esempio)

    In ogni caso avevo letto su internet che le carte di questo sismologo furono tutte distrutte dopo la sua morte, quindi è una bufala (cit.)
    una bufala o una verita da nascondere...perche distruggere,comunque c'è un museo nella sua casa.....

  7. #7
    Moderatrice Holly
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    Quote Originariamente inviata da laurabra Visualizza il messaggio
    una bufala o una verita da nascondere...perche distruggere,comunque c'è un museo nella sua casa.....
    Che verità dovrebbero mai nascondere?
    Ci rendiamo conto della perdita economica che deriverebbe dalla distruzione della capitale?

    Lui stesso bruciò le sue carte. Soprattutto, si tratta di una previsione a lungo termine, che non poteva aver fatto quarant'anni prima. In ogni caso, poi, non era uno scienziato, né un uomo di scienze. Tutt'altro, era un appassionato.

    Chi ha esaminato le sue carte superstiti, non ha riscontrato nulla.

    Non capisco queste pseudo-congiure che dovrebbero esserci. Ma soprattutto che verità dovrebbero nasconderci? Sai che perdita economica sarebbe la distruzione di Roma...?

    Non si tratta solo di appalti, come nel caso di una sola città, su cui guadagnare eventualmente. Per Roma la faccenda è diversa, parliamo di un patrimonio artistico che, in termini di turismo, è fra i più redditizi del mondo.
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  8. #8
    Vivo su FdT Meox
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    Il testo ha un taglio molto cospirazionistico e poco scientifico...la data è vicina, verrà sbufalata presto

  9. #9
    Sempre più FdT many2o
    Uomo 38 anni da Roma
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    Messaggi: 2,394
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    come c'e nel film del 2012 la prima cosa che crollerebbe a roma è la cupola di san pietro

    ecco come dice ignv sulla capitale di roma


  10. #10
    Nemico delle bufale OrsettoGommoso2
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    doppia bufala:

    1) le teorie di Bendandi nn funzionano

    2) Bendandi nn ha fatto previsioni x 1 terremoto a Roma nel maggio 2011

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