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Originariamente inviata da
Zeitgeist
Dal punto di vista morale invece certi pareri mi fanno rabbrividire. Mi chiedo come si possa equiparare la dignità di una donna che lavora in fabbrica ed una che prostituendosi guadagna gli stessi soldi che l'operaia guadagna in un mese. Mi urta terribilmente questo aspetto. Non può passare questo modello sociale. Dobbiamo tutti essere orgogliosi della sorella operaia e non della sorella che fa la bella vita vendendo il proprio corpo. E' un punto sul quale non riesco a transigere.
Ma infatti il problema sta a monte: perché bisogna fare dei paragoni? Se partiamo dall'accezione che ognuno può agire liberamente entro i confini della propria morale, e tutti otteniamo un beneficio dal frutto delle nostre azioni, non vedo a cosa serve. Il nodo della questione sta nel porci problemi per altri che per gli Altri interessati non esistono.
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Originariamente inviata da
Sedna
Ma infatti il problema sta a monte: perché bisogna fare dei paragoni? Se partiamo dall'accezione che ognuno può agire liberamente entro i confini della propria morale, e tutti otteniamo un beneficio dal frutto delle nostre azioni, non vedo a cosa serve. Il nodo della questione sta nel porci problemi per altri che per gli Altri interessati non esistono.
Perché non viviamo in un mondo fatto di scelte individuali e di rapporti semplici. Viviamo in un mondo in cui scelte politiche e messaggi televisivi orientano la cultura, molto più che in passato. Se come messaggio sociale e culturale, superficialmente, lasciamo passare il fatto che la prostituta e la ragazza che fa sacrifici sono sullo stesso livello di dignità sociale, sbagliamo.
Questo oltre le singole opinioni lasciate su un forum, io ne faccio un discorso molto più ampio.
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I problemi economici non li hanno solo loro, allora che si fa? Quando uno ha un problema invece di rimboccarsi le maniche la và a dare a pagamento? Wow. Perfetto direi. si.
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Originariamente inviata da
Zeitgeist
Perché non viviamo in un mondo fatto di scelte individuali e di rapporti semplici. Viviamo in un mondo in cui scelte politiche e messaggi televisivi orientano la cultura, molto più che in passato. Se come messaggio sociale e culturale, superficialmente, lasciamo passare il fatto che la prostituta e la ragazza che fa sacrifici sono sullo stesso livello di dignità sociale, sbagliamo.
Ma se ragioniamo per categorizzazione di dignità sociali troveremo una gran quantità di non-mestieri comparabili alla persona che fa tanti sacrifici. E una persona che fa tanti sacrifici dovrebbe essere felice di farli se può averne un tornaconto, se pensa ai soldi che farebbe vendendo il proprio corpo ma non vende il proprio corpo è solo un insoddisfatto o ancor peggio della prostituta perché è anche invidiosa e codarda. Chi è felice di se stesso o del proprio percorso, saprà anche che ognuno sceglie la via che è più congeniale per se stesso.
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Originariamente inviata da
Sedna
E' molto facile attaccare la dignità degli altri quando vengono messi in mostra comportamenti non dettati dalla comune morale. Però, sai, io credo che sia molto difficile affidarsi a questa sentenza quando di fatto non si sta facendo del male a nessuno. Insomma, puoi scrivere che ti viene il voltastomaco a pensare di dover mettere le mani nel portafogli per pagare il sesso di una tipa, ma ammetterai che in quel momento i due contraenti non stanno togliendo qualcosa a te (a meno che uno dei due non sia una persona che ti interessi direttamente si intende).
Non è che per giudicare negativamente una persona, quella persona deve per forza togliere qualcosa a me o fare del male a qualcuno....
La comune morale è spesso quella giusta, ad esempio mangiare la merda è comune pensare che sia da malati, chi pratica lo ''scat'' ovvero trova eccitazione sessuale nel mangiare merda (eh ho scoperto cose nuove in sto forum) non fa male a nessuno, ma allora lo dovrei trovare dignitoso?
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ossignur....ora perfino si è arrivati a parlare di merda...seriamente ma che te ne sbatte di quello che fanno gli altri?
Ci sono e ci sono stati popoli che mangiavano il cervello dei defunti, io passo i pomeriggi a sezionare cadaveri...è meno dignitoso??
Se ti fa schifo cazzi tuoi ma piantala di gettare merda solo perchè hai la mente limitata!
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Originariamente inviata da
Jamila
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ossignur....ora perfino si è arrivati a parlare di merda...seriamente ma che te ne sbatte di quello che fanno gli altri?
Ci sono e ci sono stati popoli che mangiavano il cervello dei defunti, io passo i pomeriggi a sezionare cadaveri...è meno dignitoso??
Se ti fa schifo cazzi tuoi ma piantala di gettare merda solo perchè hai la mente limitata!
Ma più che altro direi che te ne sbatte a te di cosa trovo dignitoso tanto da fare attacchi personali, forse sto urtando la tua sensibilità in qualche modo...è meglio che non ti dica cosa penso di te e della tua mente nolimits da quanto leggo :lol:
Dite che hanno dignità perchè non fanno del male a nessuno....allora ha dignità anche chi mangia la merda perchè non fa male a nessuno, che discorsi sono...
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ok..rispondiamo da persone serie.
io volevo solo dire che la dignità, come la morale è relativa. Sarà che io sto sempre più entrando nell'ambito ospedaliero, dove la dignità della persona viene rivoltata e messa a nudo. E non lo dico in termini negativi, ma il medico deve sapere tutto o quasi per fare una diagnosi recente.
Ovviamente non vado a dire in giro le mie idee riguardo la prostituzione ai pazienti sai..-.-...già ci sono i falsi moralisti a cui urta il fatto che da fututo medico io fumi. Però è proprio questo a urtarmi, che la gente giudichi senza conoscere la sostanza. Giudica dalle apparenze. E giudica in continuazione. Io semplicemente penso che ognuno può fare tutto quello che vuole se non fa male agli altri. Anche mangiare merda per intenderci xD. Io trovo che uno perda la dignità una volta che si trova costretto a fare una cosa che non vuole. Se gli piace quello che fa non vedo perchè prendersela...
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Originariamente inviata da
Sedna
Ma se ragioniamo per categorizzazione di dignità sociali troveremo una gran quantità di non-mestieri comparabili alla persona che fa tanti sacrifici. E una persona che fa tanti sacrifici dovrebbe essere felice di farli se può averne un tornaconto, se pensa ai soldi che farebbe vendendo il proprio corpo ma non vende il proprio corpo è solo un insoddisfatto o ancor peggio della prostituta perché è anche invidiosa e codarda. Chi è felice di se stesso o del proprio percorso, saprà anche che ognuno sceglie la via che è più congeniale per se stesso.
Se una donna arriva a pensare che la via più congeniale per se stessa è quella di aprire le cosce con un professore per un 30, prendere 50€ a botta invece che lavorare, portarsi a letto il superiore per una promozione, allora tutte le battaglie di emancipazione degli anni '70 saranno state definitivamente buttate nel cesso. Quella donna voleva essere soggetto della società e non più oggetto dei desideri sessuali maschili, oltre che perfetta mogliettina da tenere dentro casa a cucinare. Quella prospettiva è stata ribaltata ed ora certe donne sono fiere di utilizzare il proprio corpo come mezzo puramente utilitaristico.
Poi in questo topic è stato dimostrato che parlando teoricamente si può dire qualsiasi cosa, appena si fanno riferimenti personali, allora tutti sono pronti a difendere il proprio ovile ed a sostenere che comunque la ritengono una cosa sbagliata e loro non lo farebbero mai. E' un po' la storia del è facile fare i froci con le altrui chiappe...
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Originariamente inviata da
Jamila
Io trovo che uno perda la dignità una volta che si trova costretto a fare una cosa che non vuole. Se gli piace quello che fa non vedo perchè prendersela...
Quoto e straquoto.