Io sono un convinto fautore della libertà di scrivere quel che ci pare quindi anche dello sperimentalismo estremo. La chiarezza d'espressione non può essere presa come caratteristica distintiva del letterario, lasciamola piuttosto ai discorsi disciplinari come le scienze. Lo scrittore, se crede, deve sempre aver la libertà di poter scrivere "per sé stesso", senza piallare la sua espressività a livelli potabili alle masse. E' un suicidio dal punto di vista editoriale, ma non sempre si scrive per campare.
Lo sperimentalismo estremo lo vedo come un modo di oltrepassare i grandissimi limiti che la lingua, il codice di comunicazione, impone alla comunicazione del pensiero. Tutte le nostre lingue sono drammaticamente povere in rapporto alla varietà dei sentimenti che possiamo provare e che si cerca di comunicare. Ma siccome bisogna per forza passare attraverso il canale linguistico per comunicare, bisogna cercare di fare il miracolo, o l'imbroglio, ovvero superare i limiti espressivi del linguaggio ma restando all'interno del linguaggio stesso.
C'è chi per far questo si apposta alla sorgente della parola, scrivendo sconnessioni che più assomigliano al suo pensiero di getto, senza elaborazioni. Se scriverà solo per se stesso, la colpa sarà solo in parte sua, perché in certi casi l'imbroglio proprio non può riuscire. La colpa, per come la vedo io, è della banalità delle parole, troppo grossolane e generiche per descrivere certe realtà.
In altre parole, quando un autore sembra scrivere solo per parlarsi addosso, da narciso, penso che in realtà stia lottando contro la difficoltà d'espressione, cercando di rendere un sentimento. Lo si potrà accusare di aver fallito nell'imbrogliare la lingua, o di voler comunicare l'incomunicabile, ma difficilmente penserei che scriva solo per il suo piacere.
Detto questo, un buon poeta spesso riesce meglio che uno sperimentalista in prosa a raggiungere un alto grado di efficacia comunicativa -sono dell'idea che la comunicazione perfetta e totale sia un'esclusiva dei discorsi disciplinari e che sia irraggiungibile in letteratura- ma ciò non toglie che anche lo sperimentatore ha diritto di provarci a modo suo
Che mattone!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1