Sono qui per consigliarvi una lettura, esce fuori dai soliti canoni e dai soliti schemi.
Linguaggio scurrile, descrizione degli ambienti fatta a modo suo, ma veramente spettacolare.
La trama:
Ambientato in una comune punk-islamica in quel di Buffalo (New York) il romanzo di Knight è popolato da personaggi assolutamente straordinari: Umar, musulmano punk votato all'astinenza da alcool, sesso promiscuo, tabacco e droghe; Rabeya, femminista radicale col Burqa; Jehangir, un mistico "sufi" che fuma erba e suona la chitarra elettrica; Muzammil, che si batte contro l'omofobia dell'Islam ortodosso. La vita quotidiana di questi ragazzi, insofferenti a qualsiasi forma d'omologazione, è vista con gli occhi di Yusuf Ali, un americano di origini pakistane che studia ingegneria a Syracuse e che alla vita nel campus preferisce quella nella comune.
Tra un party estremmo e l'altro, Islampunk mette in scena l'esistenza di un gruppo di giovani ribelli e sognatori, credenti ma senz'altro poco disponibili a rispettare l'ortodossia della Muslim Student Association e della vita di moschea.
L'autore:
Michael Muhammad Knight, classe 1977, si definisce scrittore americano islamico progressista. Si è convertito all'Islam all'età di 15 anni dopo aver letto l'autobiografia di Malcom, ma tra le sue influenze giovanili spicca anche il rap dei Public Enemy. Ha studiato l'Islam in Pakistan e ha abbandonato gli studi per partecipare alla Jihad in Cecenia. Contro l'Islam più integralista Knight ha già scritto e diffuso in fotocopie 2 libri, Where Mullahs Fear to Tread e Furious Cock.
Islampunk è il suo primo romanzo: un libro a cui và il merito di aver portato alla ribalta un genere musicale punk-islamico, il taqwacore, che ora annovera bands come i Kominas, gli 8-Bit e i Vote Hezbollah.
Note personali:
Beh, lettura semplice, ma interessante. Davvero, con un finale splendido.
Unica pecca: c'è un Glossario di circa 5/6 pagine dove vengono riportate le traduzioni delle frasi/parole che vengono dette/scritte in Arabo.
Lo consiglio a chi non è chiuso mentalmente.
Poi se v'interessa il taqwacore, un altro paio di maniche, son riuscito a farmi recapitare da un amico pakistano cd dei Kominas. E devo dire che son pure bravini