Questa è la storia di Gaspare Torrente, figlio di pescatore e aspirante latinista, approdato a Torino da una piccola isola del Sud Italia. Un ragazzo come lui, che a tredici anni traduce Orazio e legge Verlaine, deve volare alto, deve fare il liceo e dimenticare il piccolo mondo senza tempo dell'isola. E allora eccolo entrare al liceo, dove non trova grandi maestri ma insegnanti impegnati a imbastire compresenze, eccolo accanto ai compagni, con le scarpe sbagliate e la felpa senza cappuccio. È fuori moda, fuori tempo, fuori posto: un pesce fuori dalla sua acqua, una barca in un bosco.