Una barca nel bosco di Mastroccola Paola

Questa è la storia di Gaspare Torrente, figlio di pescatore e aspirante latinista, approdato a Torino da una piccola isola del Sud Italia. Un ragazzo come lui, che a tredici anni traduce Orazio e legge Verlaine, deve volare alto, deve fare il liceo e dimenticare il piccolo mondo senza tempo dell'isola. E allora eccolo entrare al liceo, dove non trova grandi maestri ma insegnanti impegnati a imbastire compresenze, eccolo accanto ai compagni, con le scarpe sbagliate e la felpa senza cappuccio. È fuori moda, fuori tempo, fuori posto: un pesce fuori dalla sua acqua, una barca in un bosco.

Dev'essere bello, me l'hanno consigliato in più persone :smt080

amo questo libro! indipendentemente dal valore affettivo che ha per me, è veramente un bel libro. e poi... chi non vorrebbe una cintura di pesce?

Bello :D

Uh, mi era piaciuto!
Anche perchè, arrivata al liceo, anche io ero rimasta malissimo. Mi aspettavo di dover studiare, e invece arrivavo a casa e non avevo compiti (anche a causa di quella genialata della settimana di accoglienza). Poi volevo tradurre dal latino, e ci davano solo frasette mongole.
E per molte altre cose.

Quello che non ho apprezzato molto del libro è come è scritto. La Mastrocola cerca di usare il linguaggio semplice di un ragazzino, OK, però un ragazzino che ha 10 in tutto, che legge i più grandi autori francesi e che è praticamente un latinista non parla così.

Cmq l'autrice mi piace, condivido spesso le sue idee e le sue critiche alla scuola, a com'è diventata.

Quote:

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Originariamente inviata da Bécassine

Quello che non ho apprezzato molto del libro è come è scritto. La Mastrocola cerca di usare il linguaggio semplice di un ragazzino, OK, però un ragazzino che ha 10 in tutto, che legge i più grandi autori francesi e che è praticamente un latinista non parla così.

Cmq l'autrice mi piace, condivido spesso le sue idee e le sue critiche alla scuola, a com'è diventata.

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Quoto. Complessivamente, comunque, è piaciuto anche a me :)