Stefano Benni - Il bar sotto il mare (lo rileggo).
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Stefano Benni - Il bar sotto il mare (lo rileggo).
Delitto in Cielo, della Christie.
Devo dire che mi aspettavo qualcosa di diverso. Credevo che la maggior parte della storia e delle indagini si svolgessero direttamente a bordo dell'aereo mentre è stato solo il luogo del delitto. E' comunque in stile Christie anche se rispetto ad altri romanzi della stessa stupisce poco.
Neve Di Primavera di Yukio Mishima
Continuo a non mandar giù Beckett, c'è poco da fare.
A breve dovrei cominciare The waste land, di T. S. Eliot.
Il libro dei cinque anelli- Miyamoto musashi
Cuore di cane - Bulgakov
L'arte della guerra - sun tzu
Danila Comastri Montanari - Olympia, indagine ai giochi ellenici
Storia di due città - Dickens
In cinque lettere: amore
Gandhi. Il rivoluzionario disarmato, Yogesh Chadh.
Confessioni di un sicario dell'economia - John Perkins
Bankitalia e i furbetti del quartierino - MF Milano Finanza
Non ho tempo per leggermi Eliot. -_-
Cent'anni di solitudine - Gabriel García Márquez
L'idiota - Dostoevskij
Finito stanotte Pompei, di Robert Harris.
Colmo una mancanza abbastanza grave in materia di letteratura italiana:
Italo Svevo - La coscienza di Zeno
Me ne avevano parlato come di un libro sopravvalutato, in realtà mi piace molto. Certo, non ai livelli da essere considerato come quello che è considerato (Pirandello e Calvino sono quanto di meglio il nostro novecento ci abbia regalato, poi il resto sta tutto dietro), ma mi piace.
I Malavoglia - Verga
Non l'avevi mai letto? Non fatico a pensare che ti piaccia, credo sia il tuo genere forse non tanto per la trama ma per l'introspezione psiscologica del protagonista. Sopravvalutato? Forse se paragonato a Pirandello sì, non regge il confronto, ma è comunque un libro di "spessore". L'ho letto con calma e in più di una volta mi sono ritrovato nei pensieri di Zeno. Personalmente lo consiglio.
Non è IL libro italiano del '900 come da alcuni viene considerato, tutto qui XD
Anche perché io non credo esista un libro in grado di rappresentare la narrativa italiana dell'intero novecento, non si può non scindere la prima metà dalla seconda, il Neorealismo ha cambiato troppe cose.
Sì l'introspezione psicologica merita, ma se dovessi scegliere fra Zeno Cosini e Mattia Pascal, sceglierei Mattia Pascal.
L'immortale - dean koontz
Il gusto proibito dello zenzero - Jamie Ford
Qualcuno con cui correre- David Grossman (ma lo sto leggendo a rilento -.-)
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Qualcuno con cui correre- David Grossman (ma lo sto leggendo a rilento -.-)
Il Maestro e Margherita - Bulgakov
Prima Persona Plurale, di Cameron West
Romanzo criminale
Giro di vite - Henry James
Pierrot, amico mio, Raymond Queneau
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