Vi propongo questo libro non per parlare della Seconda Guerra Mondiale, degli ebrei, dei lagher, ecc. ma per fare una riflessione che va oltre. Questo libro parla di un uomo a cui è stata tolta l'identità, è stato costretto a trascinare e bruciare i corpi di suoi fratelli. Quando ho visto questo libro il mio primo pensiero è stato "Perché?" e successivamente "Cosa spinge un uomo ad accettare di fare una cosa simile?" Ecco, con questi due quesiti ho iniziato a scorrere le pagine di questo libro e a capire che queste persone hanno perso la loro identità anche di uomini e quindi anche la loro moralità. Credo che quando l'uomo ha concepito questi campi di sterminio non abbia capito quanto ci sia dietro e quanto abbia evidenziato la cattiveria che un uomo possiede nel profondo. Pensare che ci siano persone che accettino di vederne altre soffrire e non avere dignità è molto difficile e cruenta come cosa eppure è accaduto, accade e accadrà. Voi conoscevate questo libro? Secondo voi cosa ha portato il popolo ad accettare tutto questo? Perché io voglio ricordare che, aldilà dei capi ideatori, poi senza persone che gestivano questa cosa, e quindi erano d'accordo, nulla sarebbe accaduto.