Un particolare romanzo di formazione ambientato in Italia, che vede protagonista una ragazzina milanese catapultata per un’estate in una sconosciuta località della Puglia.
Lucrezia ha tredici anni, vive a Milano ed è la figlia unica di un’elegante e organizzatissima mamma ex modella (Mamma Perfetta) e di un affettusoso e bellissimo papà pilota (Papà Affascinante). Come tutte le sue compagne, è una ragazzina che desidera vestirsi alla moda, chattare con le amiche del cuore e, in prospettiva, vincere una medaglia ai prossimi campionati di karate.
Nel suo piccolo mondo perfetto un giorno accade un fatto che la coglie di sorpresa ed è destinato a segnare la sua estate e a cambiare la sua visione della vita.
Il 10 giugno, l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze, i suoi genitori le annunciano di aspettare un bambino. Lucrezia avrà un fratellino e la cosa sul momento la lascia alquanto perplessa e confusa. Dopo qualche giorno, la madre viene ricoverata in ospedale perché la gravidanza è a rischio e il padre deve partire in missione. A Milano Lucrezia è sola, neppure la nonna e la zia materna sono di molto aiuto, tutte prese a salvaguardare la priorità dei loro impegni mondani. Lucrezia capisce a questo punto che la sua Famiglia Perfetta in realtà è piccola e isolata.
Si ritrova così caricata su un treno e spedita in una sconosciuta località balneare della Puglia, a casa di una zia paterna della quale non conosceva neppure l’esistenza, madre di quattro figli maschi. Una donna appesantita dall’età e dalle gravidanze, con due occhi vivaci e intelligenti come quelli di suo padre e una straordinaria capacità di accogliere gli altri. La famiglia che attende Lucrezia è lontana mille miglia dalla Perfezione. Ma è proprio qui che la ragazza trascorrerà un’estate straordinaria durante la quale dovrà confrontarsi con un mondo completamente diverso dal suo. La condivisione di ogni gesto con una famiglia vociante e un po’ sgangherata che ha abitudini e ritmi diversi, da quelli alimentari a quelli della vita quotidiana, obbligano la ragazza – da tutti considerata come “una bambolina di città” – a un adattamento che non solo si rivela possibile, ma addirittura piacevole.
“Non sono una bambola” (Edizioni EL) è il primo romanzo della padovana Gigliola Alvisi. Da sempre attratta dal mondo della lettura e della scrittura, Gigliola ha vinto alcuni concorsi per inediti di letteratura per l’infanzia. Oltre all’attività di scrittrice, cura i laboratori per la promozione della lettura (e della scrittura) nelle scuole elementari e medie del Padovano. In particolare si dice affascinata dal mondo di mezzo, quel territorio misterioso nel quale vivono gli adolescenti che non sono più bambini, ma non sono ancora adulti. Quegli strani esseri definiti dagli adulti, con tono adeguatamente rassegnato, quelli dell’età difficile.




ve lo consiglio. è vero, sono un po' di parte visto che l'ha scritto mia mamma.. ma è bello. certo è per ragazzine di 14 anni ma anche le mie amiche l'hanno letto ed è piaciuto. magari se dovete fare regali o cose potrebbe piacere fatemi sapere