Balla al ritmo d’un batter di ciglia
Rinnega gli amici,rinnega famiglia
Scava in buche in cerca di oro
Brama e sbava il grande tesoro
Arriva a raschiare persino l’Inferno,
se soffre è dentro, ma mai all’esterno.
Tende la mano ad ogni fratello
A sé lo rivolge,il fil del coltello
pronto a ricevere in vece di loro
(questo ci insegna la Via del perdono?)
i colpi tremendi che la vita ci offre
non sembra patire,non sembra che soffre.
Veloce cammina con passo tremante
La mente è ben salda,ma il cuor titubante
Se vede che un’ombra di colpo si muove
Le gambe gli treman,dagli occhi già piove
Restando smarrito col volto piangente
Mai toccato dalle fede,or tradito dalla mente.
Diversa visione,diverso il cammino
Ma per tutti loro lo stesso il destino
Pagare con gli anni,ad uso di tassa
Il lento scandire del tempo che passa
Che sia l’arrivista,l’ottuso o il profano,
il sol di domani è sempre un arcano.
3) Nali
Sur Le Fil
Marléne,
non ho fiori sulle gambe.
Nudo il mio ritratto
su di un'altalena che oscilla
fra i miei limiti,
legata ad una catena
di albe sfiorite.
Marléne,
lo vedi il cielo di Praga?
È lontano e si perde
nella notte di vetro,
nel sogno che portava in grembo
gli occhi partoriti dal giorno passato.
Marléne,
sono io l'acrobata sui fili spezzati?
Mi muovo assopita fra poche candele..
Ma non piange il Pierrot,
e non finge.
Senza maschera,
senza fiori,
sopra il filo,
nel cuore di Praga.
Saranno ventisette
le lune sui miei fianchi avorio.
Nel mio sangue
di pane e gelsomini
scorreranno luci e veleni,
essenza venduta
di mille arcobaleni.
Marléne,
quanto vale il mio corpo di cristallo,
perso nei cento tramonti impazziti di Amsterdam?
Cento notti di colpe cucite..
Spogliami
e lascia nudo il mio seno
alle luci di Praga.
Fra incensi e riflessi
costruiremo piramidi
di quotidiani racconti,
cantando melodie
di note oscillanti,
nei vicoli,
nella primavera
della città fredda,
fra le macerie
delle eclissi trascorse.
Ed io, come Penelope
sorriderò al mio eroe privato,
che da lontano, sulle onde,
sognava la sua Itaca.
E tornerò ad indossare
i girasoli negli occhi.
Senza maschera.
Sans Fleurs,
Marléne,
Sur le Fil.