Pubblico ora, in data 1 Dicembre 2007, i racconti pervenutimi dai partecipanti.
TEMA: IL SOLE MORENTE__________________________________________________ ______________
...di GraceMoj
SENZA TITOLO
Era un tardo pomeriggio estivo e stavo li seduta sulla spiaggia, pensavo al temporale appena passato alla giornata tempestosa e alla magnifica quiete che si era venuta a creare in quel momento, le ultime onde burrascose date dagli ultimi aliti di vento. Quegli attimi in cui il cielo si apre per dar spazio allo spettacolo di un tramonto spento. I colori deboli che si scorgono fra le grigie nuvole, un tramonto che inizia a vivere, un mare che si calma, il vento che si ferma... queste nuvole che danzano nel cielo fanno muovere nella mia mente pensieri, ricordi, e sogni di un’estate che sta finendo.
La sabbia bagnata, fredda sotto i miei piedi nudi, il mare che respira con le sue onde e il sole si fa strada tra le nuvole per avvicinarsi all’orizzonte, i raggi deboli di un sole che si prepara alla nuova stagione dona una visione ancor più suggestiva.
Oramai rimangono strati di nuvole rosa e veli di nuvole rosse che si mescolano col colore del cielo ramato, il grande sole rosso maestoso è nudo a pelo d’acqua qualche nuvola accarezza i raggi e li fa passare attraverso di esse, il mare piatto fa da specchio alterando i colori deboli del tramonto, il silenzio che mi circonda e l’atmosfera che si crea sono accompagnati dal leggero e rilassante suono delle onde che sfiorano i miei piedi.
All’orizzonte una piccola isola che il tramonto dipinge di nero, come tutto ciò che mi sta attorno, in lontananza una barca a vela sembra sfiorare il sole.
Chiudo gli occhi e immagino di poter essere quel magnifico sole che si immerge in questo mare per scaldare paesi inesplorati, paradisi incontaminati.
Riapro gli occhi e il tramonto sta per finire rimane un quarto di questo sole insanguinato che sembra varcare l’orizzonte con estrema facilità, i raggi diventano così lunghi e fanno del cielo una grandezza infinita.
A questo punto il sole è scomparso è come immerso nelle acque profonde, di questo tramonto rimane un rosso cielo che sembra muoversi insieme alle sue nuvole.
L’atmosfera di quel caldi colori svanisce per l’arrivo della buia notte che sarà illuminata dalla luna un altro spettacolo che la natura ci offre. _______________________________________________
...di DueDiPicche
CONCEZIONE DEL DESTINO
(prima strofa)
Rosseggianti tinte brillanti irrorano le mie gote
accoglienti lacrime vane.
Il principio di ciascun dì eccita e commuove.
Spettatore atrabile del consueto evento medito malinconicamente.
Consapevole del fugace attimo vissuto,
mi curo prematuramente dell'epilogo.
Scettico su qualsivoglia emozione attendo trepidante la conclusione.
Già,della fine v'è certezza.
Fatalismo esasperato atto a non esser colto impreparato,
una concezione illogica nella sua tragicità.
Un'esistenza compromessa da terrori infondati.
Sguardo alla luce vagavo nell'ombra,
non vedevo letizia.
Percorrendo così una strada fittizia.
…………………………………………….
(seconda strofa)
Sole supremo su me,
su me che del fosco seguo la filosofia.
L’irresolutezza degli eventi sconcerta il mio corpo esanime,
in una condizione di circoscritta atrofia.
Nel paradosso di un rigoglio imprevisto
percorro la via della redenzione,
abbandonando il grigiore infesto
seppur con scarsa convinzione.
Fugaci momenti di ordinaria follia,
conati di vita respinti dalla sottomissione di un io ormai perduto.
Deliranti teorie tramutate in dottrine di vita,
non vissuta ma pur sempre tale.
Il sole ha ormai oltrepassato il suo apice,
inesorabile cala,
lento,
violento nel suo incedere,
trascorro gli ultimi momenti di terrore.
…………………………………………………
(terza strofa)
Esigue le ore concesse,
la fatal Signora sta giungendo sul nero calesse,
segugi fedeli la scortano a distanza
come valorosi guerrieri dalla fisica prestanza.
Il mio volto è uno specchio di pensieri,
l’orgoglio padrone ferito da precisi arcieri.
Sangue pare sgorgare all’orizzonte,
il sole sta calando dietro il torrente
per l’occasione mascherato d’Acheronte
a trasportar su il mio corpo sorvegliato dalla Signora accogliente.
Lieto l’evento ormai prossimo
a sancir l’esattezza del nefasto presagio,
follia di un malato del brutale incantesimo,
che nel terrore non prova disagio.
Bieco lo sguardo,volto alla luna,
ma il sole permane sull’irreale laguna.
Minuti inesauribili la sorte concede,
rimembrando il buio vissuto sussulto impaurito,
nitida una tela poggiata s’un treppiede
mostra la vita con un tratto svanito.
Regna sovrana l’immagine inquietante,
impietrito e provato mi maschero il viso
le dita a barriera per ripudiare il mandante
di un epilogo atteso con ampio preavviso.
Il torrente maldestro si tinge di rosso,
il sole è annegato con tempismo indiscusso.
Redenzione tardiva,crudele e feroce
neppure un sol minuto concesso per vivere
a un anima vagante portante la croce,
un destino impietoso di una realtà da riscrivere.
Giace inerme il cadavere dannato,
senza dignità appar avvilito
d’una fine già segnata per un pensiero dissennato
merita la sorte ch’egli stesso ha stabilito.
Scura nel volto a profezia compiuta
la nera Signora lacrima costernata.
Stringe a sé stessa il corpo derelitto,
carezza le gote a dimostrar affetto
a me che tal pena mi son’inflitto.
Il sole è morto con dignità maestosa.
Percorro le sue orme differendo d’aspetto.
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...di Malice
NON PERVENUTO
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Il sondaggio sarà aperto dopo che avrò raccolto i giudizi dei vari giurati.