"Commedia genitale. In Shortbus di John Cameron Mitchell, in una New York di cartapesta, si vedono soprattutto organi sessuali maschili, in ogni variante e attività: nella vasca da bagno un ragazzo si fotografa il pene con il telefonino, poi facendo ginnastica tenta con successo di portarselo alla bocca; una ragazza spolvera distrattamente i cosi finti rossi e neri che ornano uno studio; una sessuologa asiatica sa prendere con il marito le più acrobatiche posizioni coitali; un gay realizza il sogno di immettere nella coppia un terzo uomo; gli organi sessuali maschili vengono mostrati e manipolati in ogni maniera.
Nell'esile trama pretesto di queste esibizioni, Shortbus è un locale dove si fa di tutto, che prende nome dall'autobus più piccolo del normale con cui vengono trasportati a scuola ragazzi disturbati o superdotati, quelli che essendo fuori della norma vengono ritenuti bisognosi di uno speciale controllo. Amori, disamori, canzoni, litigi. A un certo punto il cielo si oscura, i personaggi vengono presi da un accoramento profondo: può essere un temporale, può essere metaforicamente 1'Aids, la fine del mondo o la vittoria elettorale di Bush, ma presto tutti tornano ad essere euforici, anche isterici. La vita continua e si ripete: pare un film degli Anni Settanta. Dopo i primi minuti, i genitali esibiti non impressionano più, e si comincia a divertirsi."
Avete visto il film? Cosa ne pensate?