Il 17 ottobre in prime time su Canale 5 la quarta e ultima puntata della versione deformata di "Baila". Il progetto originario, articolato in 6 puntate, non ha mai potuto essere realizzato a causa di un incomprensibile ricorso d'urgenza presentato, prima ancora che "Baila" andasse in onda, da una conduttrice e da un’azienda concorrente convinti che la normale competizione televisiva in questo caso non dovesse avere luogo.Il ricorso ha generato comunque un provvedimento al buio del Tribunale di Roma che Mediaset, pur non condividendolo, ha rispettato scrupolosamente rivoluzionando “Baila” alla vigilia del debutto e amputandolo di elementi cruciali diffusi in tutte le gare di ballo televisive per garantire un’avvincente struttura narrativa.
Mediaset ha deciso di sopportare un vincolo di tale onere in attesa dell’esito dell’impugnazione dell’ordinanza: ovvero una decisione espressa dai giudici a ragion veduta, dopo aver finalmente visionato l’oggetto del contendere, e in grado di stabilire una volta per tutte che “Baila” è, come in effetti è, un contenuto originale e inedito.
A quel punto, nonostante il programma fosse partito con i gravi handicap descritti, avremmo potuto ripristinare l’ispirazione originaria capace di incontrare i gusti del pubblico.
Purtroppo, a oggi, giorno di emissione di un’ulteriore puntata azzoppata, non abbiamo ancora potuto avere notizia della decisione dei nuovi giudici, e non sappiamo se arriverà a ore, a giorni o a settimane.
Nell’incertezza, la versione deformata di “Baila” si fermerà con un arrivederci al pubblico. E’ già infatti allo studio un nuovo programma Mediaset dedicato al ballo che, magistratura permettendo, saprà incontrare i gusti dei telespettatori.
A conclusione di questa incomprensibile e dispendiosa vicenda, Mediaset procederà in ogni caso alla richiesta di un equo risarcimento per il danno subito.