Titolo originale: Girl, Interrupted
Lingua originale: inglese
Anno: 1999
Genere: drammatico, biografico
Regia: James Mangold
Soggetto: Susanna Kaysen (libro)
Sceneggiatura: Lisa Loomer, James Mangold, Anna Hamilton Phelan
Fotografia: Jack Green
Montaggio: Kevin Tent
Musiche: Mychael Danna
Scenografia: Richard Hoover
Costumi: Arianne Phillips
Interpreti e personaggi:
Winona Ryder - Susanna Kaysen
Angelina Jolie - Lisa Rowe
Clea DuVall - Georgina Tuskin
Brittany Murphy - Daisy Randone
Elisabeth Moss - Polly 'Torch' Clark
Jared Leto - Tobias 'Toby' Jacobs
Jeffrey Tambor - Dr. Melvin Potts
Vanessa Redgrave - Dr. Sonia Wick
Whoopi Goldberg - Valerie Owens, RN
Angela Bettis - Janet Webber
Jillian Armenante - Cynthia Crowley
Scusate se parlo di un film di 11 anni fa, ma è un film a cui sono particolarmente affezionata, anche perché l'ho visto in un periodo particolare della mia vita e, dato l'affresco delle figure femminili che viene offerto, non è difficile immedesimarsi ed entrare in empatia con i personaggi...
Davvero molto bello, toccante senza essere lacrimevole, ironico per spezzare la tensione drammatica, corale nella costruzione, profondo nel definire ogni singolo stato d'animo delle protagoniste, accurato nell'ambientazione (è sempre difficile tornare indietro agli anni '60 e '70 senza cadere nel kitsch o nella ricostruzione accademica tipo isola di wight...).
James Mangold ha fatto un ottimo lavoro non solo nella direzione degli attori, ma anche nella sceneggiatura. Il libro da cui è tratto il film è più un diario dell'esperienza in ospedale, diciamo poco avvincente dal punto di vista narrativo per quanto bellissimo nell'analisi e nell'introspezione. La spiegazione del perché "ragazza interrotta" lascia senza parole.
Un libro da leggere e un film da vedere!
Winona Ryder e Angelina Jolie sugli scudi. La Jolie ha il personaggio catalizzatore, è bravissima e grazie alle sfumature eccessive della sua Lisa facilmente surclassa (nel senso di invade lo spazio!) le altre attrici. Si tratta del personaggio che ruba la scena, ma a dire il vero le altre ragazze sono brave eccome! In particolare Clea Duvall (che meriterebbe migliore fortuna!) e Brittany Murphy che rende al massimo in un personaggio così complesso. Ti ricorderò per sempre angelo sfortunato.
Winona un attrice con tanti alti e bassi nella sua carriera, ma quando trova il giusto ruolo sa farsi valere. Come in Piccole donne, o in Sirene. O in Ragazze interrotte, forse il suo personaggio più bello. Non fa nulla per dimostrare di essere brava, lo è e basta, e lascia invece alle coprotagoniste lo spazio per emergere. Indubbiamente, loro sono molto più caratterizzate, ma il personaggio di Susanna è un pò un'osservatrice partecipante (anche se la cinica Lisa vorrebbe ritagliarsi quel ruolo, è evidente che non è così!), ed è con i suoi occhi che vediamo l'intero svolgersi delle vicende.
L'alchimia con la Jolie poi rende tutto più bello. Winona avrebbe meritato l' Oscar.
Splendida la scena in cui le ragazze cantano Downtown!
Adoro poi la battuta "Non puntare mai il dito addosso a una pazza"
C'è l'atmosfera anni '60, il senso di ribellione non si sa esattamente da cosa o da chi, il vuoto, il desiderio di realizzare, di fare, l'incapacità di accettare certe regole della famiglia e della società e anche il disagio di non appartenere a niente altro che a se stesse. Susanna non è nemmeno attratta dalla controcultura. Vorrebbe solo essere se stessa, come credo molti giovani di ogni epoca... E' un sentimento universale...
Questa sua confusione si riversa inevitabilmente nelle relazioni. Reclamare la libertà sessuale credo che fosse una bandiera degli anni '60, per qualsiasi ragione (politica o strettamente personale, come il caso di Susanna) si facesse.
Alla fine, Susanna forse desiderava soltanto qualcuno a cui piacere, e al tempo stesso vedeva nei legami un cappio simile a quello che legava sua madre a suo padre. Penso che il suo modello familiare, per quanto piuttosto diffuso, non suggerisse di credere nel matrimonio...
Amare, essere amata ed essere libera.
Le sue scelte sentimentali sono prima una ribellione alla famiglia, poi una forzatura (credo) contro se stessa, poi una perdita di preconcetti e barriere, poi una scelta consapevole. Almeno, io la vedo così.
Mi piace il rapporto delicato che instaura con l'infermiere. Uno che, per forze di cose, conosce il suo lato oscuro. Uno con cui non è costretta a fingere.
Film da vedere almeno una volta in lingua originale, le emozioni raddoppiano. Ma il problema dei doppiaggi oramai è risaputo.
Inoltre non ho mai capito perchè Mangold abbia tagliato alcune scene che si possono vedere nel DVD.
Non so se avete visto queste scene, ma ad esempio la parte delle visioni che ha Susanna all' interno del supermarket sono bellissime. Sono senza parlato si capisce tutto attraverso le espressioni di Winona, a tratti mi è sembrato di rivedere il personaggio di Lidya nel film "Beetlejuice" . Sarebbe stata una chicca surreale all' interno del film. Senza parlare della sequenza del tentato suicidio di Susanna.
E' un peccato che questo film non abbia avuto il successo che meritava. Un film senza clamorosi colpi di scena. Ma che racconta e basta.
Spero che qualcuno di voi voglia iniziare un dialogo su questo film.
PS
Questo post è tratto da un dialogo molto più lungo fra me ed una scrittrice perugina , pertanto alcune frasi non sono mie, ma ne ho fatto tesoro perchè rappresentano al meglio questo film che amo particolarmente.