Ero deciso a calcolare il volume della sfera emotiva ma avevo solo un dato: il raggio d’azione. Mi serviva molta calma per ragionarci.
Allora prendo su l’Ape e vado ai lavatoi pubblici di Rocca di Papa (RM): di solito non c’è nessuno alle 3 di notte. Quella volta invece ci trovo la signora Clio che lavava i calzini del marito Giorgio Napolitano: al Quirinale gli si era rotta la lavatrice e l’idraulico era impegnato all’ ‘Isola dei famosi’.
Tra una cosa e l’altra mi ha raccontato di quando da piccola andava nei campi a raccogliere la cicoria, mai più pensando di togliere il cibo di bocca a Rutelli. Fu qui che conobbe il suo Giorgio , che già allora studiava da presidente della repubblica.
“E da grande cosa farai?” gli chiese la futura signora Clio.
Futuro Giorgio: “Da grande farò il nonno”.
F. s. C.: “Ti sposo”
F. s. G., guardandola bene: “Come costituzione non è che non mi piace ma forse avresti bisogno di un ricostituente”.
La f. s. C. non capì questa frase ma erano tante le cose che non capiva una fanciulla dell’epoca: non c’erano ancora i programmi degli Angela sr. e jr. e di Luca Giurato.
Ormai che siamo in confidenza sto per chiederle un autografo ma proprio in quel momento arriva la tata di Fassino, che soffre di insonnia, anche se non pronuncia bene la ‘ns’. Dopo la trasmissione della De Filippi ha ripreso a bagnare il letto: ogni notte si sogna di Maurizio Costanzo che le recita le poesie di Trilussa vestito da Arlecchino servitore di due padroni. Si sveglia, si cambia il pannolone e va in giro a leggere ‘Il povero Piero’ di Achille Ochetto o forse è di Achille Campanile. Ce ne legge un paio di pagine; poi lei e la signora Clio cominciano a giocare a morra.
A questo punto arriva con la sua BMW Marco Masini a 207 km/h, inseguito da Luca Cordero di Montezemolo, che vuole offrirgli un ingaggio per il prossimo campionato di F1. Basta che non canti durante i pit stop, se no i tecnici gli van giù le atmosfere. Masini dice che per lui la sua musica è vita e senza sarebbe morto.
“ ‘Sarebbe …’?” dice la tata di Fassino.
Suggerisco al Cordero di assumere tecnici sordi.
La signora Clio agitandogli il ditino sotto il naso gli ha detto: “Ragazzaccio ragazzaccio! il mio Giorgio non è mai andato a 207/h nemmeno per me! arrivava sulla lambretta, il capello al vento e cantava a squarciagola: “Andavo a cento all’ora
per trovar la bimba mia
ye ye ye ye
ye ye ye ye
Andavo a cento all’ora
per cantar la serenata
blen blen blen blen
blen blen blen blen”.
Masini commosso le ha dedicato ‘Fatti mandare dalla mamma’ sull’aria di ‘Fiume amaro’ della Zanicchi.
Si è aperta una finestra e un extracomunitario ha urlato: “Lasarù! ‘Ndì a durmì! La set la laùra dumà matina!”. La signora Clio gonfiando il petto ha attaccato ‘Fratelli d’Italia’; Masini faceva la seconda voce.
L’extracomunitario ha urlato: “Viva Bossi! Roma ladrùna!”.
La tata di Fassino ha avuto uno shock anafilattico e le si sono gonfiati i piedi come le guance di Giuliano Ferrara. Masini le ha fatto la respirazione bocca a bocca e lei si è messa a cantare “Bandiera rossa”.
La signora Clio le ha consigliato un’ottava più bassa; Masini è ripartito a 207 km/h, inseguito da una muta di cani, che, siccome era muta, non latrava.
Qui ci volevo mettere un mp3 di Nicola di Bari ma mia sorella le è caduto il mangianastri.