La Gita
E’l’alba, il sole impaziente preme contro il buio per cacciarlo ed uscire finalmente da dietro la collina.
I passerotti pigolano impazienti alla ricerca di cibo e impazientemente il gallo corre su e giù per l’aia cantando la sua sveglia.
Ancora più impaziente,la mucca nella stalla reclama la mungitura,tutto intorno a tè freme nell’impazienza di svegliarsi ed iniziare a nuova vita.
Solo tu ,coglione ,hai avuto la pazienza di svegliarti due ore prima che tutto ciò accada.
Il motivo è semplice,”si va in gita”.
Dopo aver cercato in tutti modi di evitarlo,dopo avere resistito a subdoli ricatti,pressioni psicologiche di ogni tipo,hai dovuto cedere alle insistenze di tua moglie.
Una sua collega,(che Dio possa accoglierla al più presto fra le sue braccia misericordiose) gli ha consigliato un laghetto in montagna,”che non va ci va mai nessuno ma vedessi quant’è carino”
La spedizione ha richiesto una preparazione degna di un “coast to coast”,tu ti sei limitato ad annuire di tanto in tanto,mentre tua moglie a cena parlava inascoltata dei preparativi.
La sera prima ti accorgi che qualcosa deve essere andato storto,nella cadenza dei si e dei no da te meccanicamente pronunciati nel corso della settimana.
Di solito inizi con un no deciso,poi fai il buono con un si,alterni un “ci penso su” ad un altro no e un paio di si,e di solito dei grossi guai non li fai mai,anche perché hai ormai imparato a non dire più “ci penso io”.
Stavolta invece,hai toppato, infatti ti ritrovi una quantità impressionante di cibo ed attrezzature da caricare in auto,più che una gita fuori porta sembra un evacuazione.
Così infili di tutto dappertutto,ti ci vorrebbe il mago Copperfield,alla fine ci riesci ma le ultime speranze di paradiso te le sei giocate.
Hai puntato la sveglia un ora prima,ma tua moglie per stare nel sicuro,l’ha anticipata di un'altra ora,cosi al risveglio sembri Montezuma che va a svegliare il sole.
Si parte,tuo figlio,lo hai strappato dal letto in una sorta di catalessi,e lo hai comodamente adagiato,fra il frigo portatatile ed il barbecue,sei sicuro che non cadrà perché lo hai puntellato con il supporto dell’ombrellone hawaiano.
Tua moglie è li di fianco a te, e si mette in moto prima della macchina,ti attacca un pippone che non finisce più.
Hai capito che devi stare molto più attento con la cadenza dei si e dei no percui scegli un più prudente silenzio,interrotto solo da qualche monosillabo.
Cominci a pensare che quel gas narcotizzante spray che avevi visto su internet,avresti dovuto comprarlo.
Fantastichi pensando all’utilità del sedile eiettabile come sui caccia,basterebbe aspettare quel bel viadotto e “ciao cara .. Vai gia via?”
In questo momento ti accontenteresti anche del martello di gomma che hai in officina,speri inutilmente
che si fermi almeno per respirare,per un attimo pensi di abbandonarla in autostrada,tanto il divieto c’è solo per i cani.
Tuo figlio intanto,la di dietro si agita,ha un incubo,si sveglia e si mette ad urlare,preferiva l’incubo di prima rispetto a quello in cui si è svegliato.
Arrivi al casello,la collega,di cui ormai dai per certo solo il mestiere di sua madre aveva detto “ci sono solo trenta km di autostrada” omettendo i cento di mulattiera andina.
Mentre cerchi di raggiungere la meta ,ti convinci che li da quelle parti ci deve essere un raduno nazionale di idioti,una convention,non trovi altra logica spiegazione al fatto di trovarne tanti e tutti sulla tua strada.
Arrivi finalmente al laghetto,spegni l’auto,ma inspiegabilmente la signora rimane accesa,per criticare il parcheggio,perché secondo la sua personale teoria sulla rotazione dei pianeti li ci sarà sempre il sole a picco,mentre tre metri più in la cresceranno muschi e licheni.
Ti rendi conto che il laghetto introvabile e sconosciuto è gia gremito ed invaso da ombrelloni hawaiani e barbecue fumanti già alle 10 del mattino, trovi un angolo adatto e cerchi di sistemarti.
L’ombrellone hawaiano è conforme,ma quando apri il barbecue il mondo pare fermarsi,dopo l’auto è il barbecue la naturale prolunga del pene maschile.. e tu aimè ce l hai tremendamente piccolo.
Te ne accorgi dagli sguardi di sufficienza degli astanti e delle relative orgogliose consorti,cerchi di giustificarti col fatto che siete solamente in tre,e che tua moglie ha comprato solo mezzo maiale,ed un quarto di bue,perciò non serve un braciere olimpico,ma ormai la tua reputazione è rovinata.
Le accensioni del barbecue si susseguono,grazie al delicato ausilio di diavolina., benzina ,alcol e altre diavolerie,attorno al bucolico laghetto respiri l’aria che respirano a Pechino.
Zaffate di salsiccia, cipolla e melanzane in graticola ti impregnano il corpo e probabilmente avrai dietro un codazzo di cani randagi per una settimana.
La levataccia , l’affumicatura tipo spek che ti sei assorbito,e l’abbondante libagione ti provocano un abbiocco fulminante ,percui perdi conoscenza per un paio di ore.
Ti svegli solo al richiamo della moglie che in realtà non aveva mai smesso di parlare,anzi aveva fatto gruppo con le altre donne e si erano trovate a discutere tutte assieme contemporaneamente e ognuna di un fatto diverso.
E ora di rientrare,non ti ricordi più come hai fatto a caricare cosa sull’ auto,tuo figlio vuole portare a casa anche un quintale di pigne raccolte,tua moglie ha promesso alle altre donne che sarebbe tornata e
si è fatta dare la ricetta di quella pietanza che ha appestato tutta la valle, e l’indirizzo di un ferramenta specializzato in barbecue.
Parti e ovviamente incontri tutti gli idioti della mattina che tornano a casa,tuo figlio dorme sulle sue pigne,tua moglie continua a blaterare e tu pensi che a quel raduno di idioti,oggi mancavi solo tu.