Perché non rivalutare anche il razzismo? Ecco i primi rudimenti per
fare piazza pulita del ciarpame politicamente corretto. Dopo avere
rivalutato la Repubblica di Salo', il creazionismo e i mobili in
formica, perché non rivalutare anche il razzismo? In collaborazione
con "Il Giornale" e "Libero", diamo i primi rudimenti per una virile
cultura neo-etnica, facendo piazza pulita del ciarpame politicamente
corretto che rischia di trasformarci in un popolo di ricchioni.
Rumeni
Si dividono in rumeni stanziali, che discendono da Dracula e abitano
in castelli diroccati costantemente sorvolati da pipistrelli. E in
rumeni nomadi, che discendono da Zampano' e abitano in roulotte
foderate di leopardo, tutte rubate a Moira Orfei. Sanno fare un solo
lavoro: costruire pentole, che usano per riporre la refurtiva. I piu'
distratti spesso cucinano per errore minestroni pieni di carte di
credito, collane di perle e telefonini. Le pentole più grandi vengono
trasformate in sedili rotanti per le giostre. Per darsi un contegno
suonano il violino. Insidiano le nostre donne.
Ebrei
Hanno il nasone e sono molto avari. Controllano la finanza mondiale e
contano ogni mattina il loro gruzzolo stropicciandosi le mani.
Aspettano ancora il Messia, rifiutandosi ostinatamente di sceglierne
uno tra i tanti gia' disponibili, al solo scopo di procrastinare
all'infinito le spese per i festeggiamenti. Non mangiano le ostriche
solo perche' sono troppo care. Insidiano le nostre donne.
Francesi
Sono presuntuosi e millantano di avere 300 tipi di formaggi mentre ne
hanno uno solo, una specie di stracchino decomposto al quale cambiano
etichetta per turlupinare il resto del mondo. Arrotano la erre fin da
neonati a causa di una malformazione ereditaria del palato. Portano il
basco e giocano a bocce tutto il santo giorno bevendo Pernod e
commentando ogni tiro con assurde pernacchiette di stupore. Hanno
perso i mondiali di rugby in casa loro. Insidiano le nostre donne.
Tedeschi
Mangiano solo cavoli e salsicce, tracannano birra e parlano come le
Sturmtruppen, dicono "puonciorno", "puonasera" e "penfenuti frateli a
qvesto ciorno di prekiera". Quando sono depressi - cioè sempre -
invadono la Polonia. Vantano i filosofi più importanti del mondo, ma
in genere si tratta di spaventosi rompiballe che invece di pensare
alla salute scrivono libri di migliaia di pagine pieni di
interminabili parole composte tipo weltheinzhofenkartoffelgedichte, al
solo scopo di non farsi capire. Insidiano le nostre donne.
Cinesi
Hanno l'unghia del mignolo lunghissima. Suonano il gong e torturano la
gente con crudeltà efferata, come dimostra il menu' di quasi tutti i
ristoranti cinesi. Copiano qualunque cosa e la rifanno con materiali
scadenti: le Ferrari di bambù prendono fuoco pochi secondi dopo
l'accensione del motore. Sono comunisti. Adesso sono un miliardo e
mezzo, ma quando avrete finito di leggere questa frase saranno gia' un
miliardo e 600 milioni. Insidiano le nostre donne.
Belgi
Producono solo ciclisti e cavolini di Bruxelles. Un tempo sapevano
dipingere, ma si trattava di lugubri quadri con sfondi scurissimi e
persone pallide e flaccide che posavano per giorni interi sedute su
vecchie poltrone. Hanno costumi sessuali depravati. Insidiano i nostri
uomini.
Arabi
Sono appena scesi dal cammello. Non riescono a parlare a bassa voce
neanche se li paghi. Vendono tappeti tarlati pur di levarseli di casa
e mangiano con le mani. Quando hanno il turbante e incantano i
serpenti seduti sui chiodi allora sono indiani. Insidiano le nostre
donne.
Italiani
Ormai brulicano indisturbati in ogni angolo del nostro paese. Vestono
capi firmati anche se non hanno da pagare l'affitto. Hanno tre
telefonini a testa e li usano per fotografarsi mentre telefonano. Non
pagano le tasse. Pensano solo al calcio, alla mamma e al santo
patrono, del resto se ne fottono. Parcheggiano in doppia fila per
principio, anche se la prima fila e' libera. Insidiano le nostre
donne.
(Michele Serra, l'Espresso)