Perché si usa l'espressione scopare?
Viene dal sanscrito, attraverso il greco. Radice -ko, che in sanscrito
vuol dire "purcacchiona" ma, come sempre in sanscrito anche il
contrario, cioè "femmina virtuosa". La s- è stata aggiunta circa 1200
anni dopo, ed è un s- antinomistica paratattica catalettica, di
origini religiose, esprime più o meno il concetto di "non desiderare
la pitecantropa d'altri", altrimenti i pitecantropi si azzuffano. E'
una delle proibizioni religiose più comuni. La desinenza in -pa
sostituisce un ammiccamento antifrastico, o il contatto della mano
sinistra con il gomito destro dell'interlocutore, tipico della
gestualità parsi. Sta per "e che sso' scemo io?" o qualcosa del
genere, lo scrivo in romanesco per farti capire meglio, serve a negare
la s- antinomistica, insomma due negazioni che si elidono. La
vebalizzazione in -re è invece di origine tardo medievale: chiavare,
inculare, profanare, stuprare e, appunto, s-ko-pa-(a)re. Dante, sulla
scorta di Benvenuto da Imola, adoperava "i dubbiosi desiri", che più o
meno è lo stesso concetto.