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Già... Concetti così realistici e fissi nel tempo...
Niente di valutato dalla società come giusto e corretto e sensibile a cambiamenti anche vistosi nel giro di anni, no?
Una volta la si dava all'untore... Un'altra uno psicopatico era un imperatore... E così via.
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Originariamente inviata da
drkheart
Già... Concetti così realistici e fissi nel tempo...
Niente di valutato dalla società come giusto e corretto e sensibile a cambiamenti anche vistosi nel giro di anni, no?
Una volta la si dava all'untore... Un'altra uno psicopatico era un imperatore... E così via.
Ma per esempio in ogni tempo i ladri e gli assassini (al di là di "storture" che ci sono sempre state) sono stati considerati da punire, ad esempio. In ogni tempo la carità e l'aiutare gli altri sono stati considerati atteggiamenti ben visti e da premiare. La libertà di coscienza, pensiero e parola e la sicurezza sono sempre stati valori verso cui l'umanità ha teso, se pure anche in questo caso si siano avute momentanee storture
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C'è un modo concreto e quasi scientifico di stabilire il valore delle vite, ed è misurandolo in rapporto al contributo che ognuno può dare od ha dato alla società. La natura stessa stabilisce delle gerarchie in tal senso; gli individui sani ed in grado di procreare sono i più preziosi, quelli che ormai han dato non valgono più nulla. E' brutale, ma anche la nostra mente funziona così, è per questo che si soffre più per la morte di un ventenne che per quella di un anziano.
Questo però è un discorso pericoloso, dato che la questione diciamo legittima del valore della vita potrebbe essere usata per giustificare pena di morte o discriminazioni varie. Non a caso se l'erano posta i nazisti decidendo di fare una bella selezione del popolo: da un lato rievocare il mito del superuomo, e dall'altra togliere di mezzo i disabili.
Quindi anch'io ammetto che lo scienziato vale più del pedofilo, ma fermo restando che il diritto alla vita è intoccabile.
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Originariamente inviata da
Wolverine
Ma per esempio in ogni tempo i ladri e gli assassini (al di là di "storture" che ci sono sempre state) sono stati considerati da punire, ad esempio. In ogni tempo la carità e l'aiutare gli altri sono stati considerati atteggiamenti ben visti e da premiare. La libertà di coscienza, pensiero e parola e la sicurezza sono sempre stati valori verso cui l'umanità ha teso, se pure anche in questo caso si siano avute momentanee storture
"Storture", dici tu.
Peccato che l'ampiezza di queste "storture" sia una variabile di valore piuttosto ampio.
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non esiste "lo stesso valore"
se la mettiamo sul piano degli affetti non piangerò se muore il mio parente di 478esimo grado ma piangerò se mi muore la mamma o un amico.
PER ME (valutazione soggettiva,il ME è usato per dire chiunque,spero) mia mamma vale piu di uno zio che non ho mai conosciuto,di conseguenza il valore della loro vita è molto diverso.
potrei porla in un altro modo..se questo zio sconosciuto sta facendo a botte con tua mamma chi aiuti? guardi prima chi ha ragione per un ragionamento obbiettivo o spacchi la faccia allo zietto? io gli spacco la faccia...
la questione del valore si potrebbe fare solo su persone che stanno alla pari nei tuoi rapporti,per esempio un panettiere di verona e un pescivendolo di napoli (io abito a milano praticamente)
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In linea teorica sì, in quella pratica no. Fortunatamente.
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Originariamente inviata da
Wolverine
Personalmente ho sempre pensato che, fatto salvo una specie di "punto 0 centrale" da cui partiamo tutti, il valore della vita di una persona possa spostarsi in positivo o in negativo da questo "punto 0" a seconda di come la suddetta vita viene impiegata e spesa.
Da notare, non sto ASSOLUTAMENTE mettendo in mezzo culture o opinioni in sè per sè, ma parlo soprattutto di azioni.
Quindi.....per me la vita di un "cattivo", per usare la tua terminologia, ha un valore infimo rispetto a quella di un "buono".
Mi trovo d'accordo cn Wolve... Cm sempre o quasi... :lol:
Il fatto è ke cm tt le cs nn può esserci la legge o la religione ke t'impone dei paletti e dei parametri x giudicare o classificare una data azione (o almeno così dovrebbe essere), un comportamento o ad esempio il valore della vita, xkè ognuno di noi ha dei parametri diversi, imposti dai nostri ideali, dall'abitudine di vivere in una determinata società, di praticare una certa religione più ke un'altra oppure drasticamente uscire da tt qst influenze e pensare appieno cn la propria testa, cs mlt difficile cmq.
Quindi x me la vita umana nn ha tt lo stesso valore e rimettendomi alle sagge parole di Wolverine :D ognuno si costruisce il valore della sua vita cn le proprie azioni, nn cn la religione o la legge, ke guarda caso nn è mai uguale x tt, anke se così nei tribunali c'è scritto. Cmq io guardo sl i casi negativi x quelli positivi sì la vita ha lo stesso valore, quella di un nobel x la fisica e la vita di un barbone ad esempio.
Tnt x farti un esempio una persona ke uccide a sangue freddo un'altra persona x banalità o cn ferocia x me nn merita la galera, merita la morte x lenta agonia, pensa a quelle persone ke assassinano centinaia di migliaia di persone o addirittura milioni, nn ci penserei sù 2 volte ad eliminare la loro dannosa vita dalla faccia della terra, xkè se nn nascevano sarebbe stato meglio.
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Originariamente inviata da
Lucien
C'è un modo concreto e quasi scientifico di stabilire il valore delle vite, ed è misurandolo in rapporto al contributo che ognuno può dare od ha dato alla società. La natura stessa stabilisce delle gerarchie in tal senso; gli individui sani ed in grado di procreare sono i più preziosi, quelli che ormai han dato non valgono più nulla. E' brutale, ma anche la nostra mente funziona così, è per questo che si soffre più per la morte di un ventenne che per quella di un anziano.
Questo però è un discorso pericoloso, dato che la questione diciamo legittima del valore della vita potrebbe essere usata per giustificare pena di morte o discriminazioni varie. Non a caso se l'erano posta i nazisti decidendo di fare una bella selezione del popolo: da un lato rievocare il mito del superuomo, e dall'altra togliere di mezzo i disabili.
Quindi anch'io ammetto che lo scienziato vale più del pedofilo, ma fermo restando che il diritto alla vita è intoccabile.
Pericoloso o meno, è un tipo di discorso che tu stesso ammetti che esiste ed ha una sua legittimità :D Al di là del fatto che poi Adolf "belli baffi" Hitler ne abbia fatto un uso assurdo.....
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Originariamente inviata da
drkheart
"Storture", dici tu.
Peccato che l'ampiezza di queste "storture" sia una variabile di valore piuttosto ampio.
Ciò non toglie che la strada è stata sempre quella, e tutte le rivoluzioni della Storia ne sono la testimonianza....
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Originariamente inviata da
Holly
sì, per me tutti gli esseri umani hanno lo stesso valore.