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HPf2280
Immaginate, da qualche parte in Europa, una città che piega sotto il peso dell'immigrazione musulmana. Immaginate che il 90% di questi immigranti musulmani sia disoccupato. Una folla di disoccupati infuriati a blocco contro il paese che li ha così generosamente accolti e riempito di benefici ma che li accusano tuttavia di tutti i mali.
Immaginate che in questa città, la polizia stessa debba farsi scortare, dal timore delle aggressioni, che i vigili del fuoco ed i servizi di emergenza siano obbligati a muoversi sotto scorta poliziesca. Perché in questa città, le folle in rabbia minacciano anche coloro che vengono ad aiutarli. Sì, immaginate ad esempio che un incendio si sia dichiarato nella principale moschea della città e che i vigili del fuoco spediti sui luoghi siano attaccati con getti di pietre quando arrivano per salvare l'edificio.
In questa città, immaginate una scuola che accoglie mille allievi e che 998 di questi allievi siano immigrati venuti all'età di 10 o 12 anni da un paese come l' Irak, l'Iran, il Libano,… senza alcuna conoscenza della lingua del paese ospite. Anche assunti in classi speciali che fanno appello ad interpreti, immaginate che più della metà di questi allievi non passano agli esami.
Voi rappresentate questa città e vi dite senza dubbio: “Sono in un incubo, mi sveglierò e dimenticherò tutto questo! „
Non state sognando!
Svegliatevi! Non è un incubo. Questa città esiste. Nel sud della Svezia: è Malmö.
Vi chiederete forse come tale cosa ha potuto essere resa possibile?
È semplicemente ai sensi delle leggi d'asilo più liberali dell'Europa che hanno fatto che una città più di un quarto di un milione di abitanti conta oggi 25% di musulmani. La constatazione è amara: questa città è stata denaturata, ha perso il suo viso e la sua identità svedese.
I candidati all'asilo possono facilmente fare venire i loro coniugi, i loro fratelli e sorelle, i loro nonni… Al punto che i dipendenti comunali dicono che la città è ora sommersa. Questi immigrati non si sono integrati alla società d'accoglienza. Si dissociano e non vogliono farne parte. Sono tuttavia la frazione della popolazione svedese che aumenta più rapidamente.
Questa gente pone un grave problema alla leggendaria tolleranza svedese. Una tolleranza oggi al limite della rottura. L'ora è grave. E non è dell' allarmismo. Non cadiamo nel catastrofismo: è la triste realtà alla quale si trova oggi confrontata la Svezia!
Scettico
per coloro che fossere convinti che si tratti di una fobia solo italiana legga questo articolo
Swedish Welfare State Collapses as Immigrants Wage War | The Brussels Journal