Voleva avere un figlio dal marito in coma irreversibile, con la procreazione assistita. Ma il Tribunale di Vigevano ha respinto la richiesta di accedere alla procreazione medicalmente assistita per un uomo di 35 anni ricoverato alla fondazione Maugeri di Pavia, in coma irreversibile in seguito a un tumore al cervello.
La richiesta per conto dell'uomo era stata avanzata dal padre, nella qualità di tutore. La decisione, depositata oggi dal collegio di giudici presieduti da Anna Maria Peschiera, è stata presa dopo aver svolto istruttoria e aver acquisito il parere negativo sia del giudice tutelare sia del Pm.
L'istanza è stata rigettata sulla base delle testimonianze testimonianze di familiari e medici dell'uomo: impossibile - per i giudici - ricostruire la sua volontà di accedere alla procreazione medicalmente assistita. Non ci sarebbero quindi elementi per stabilire che, nel pieno delle facoltà, l'uomo avesse manifestato la decisione di avere un figlio ricorrendo alla fecondazione assistita.
Lo scorso febbraio il professor Severino Antinori aveva prelevato al paziente del liquido seminale, liquido che è conservato nella banca del seme di Roma.
Il padre dell'uomo in coma (tecnicamente si chiama "interdicendo") aveva chiesto qualche mese fa al Tribunale di ricostruire la volontà del figlio per poi permettergli, in qualità di tutore, di esprimerla ai fini del consenso per l'accesso alla procreazione medicalmente assistita. Procreazione voluta dalla moglie, una donna originaria dei paesi dell'Est Europa, dopo che il marito si era gravemente ammalato fino a scivolare nel coma.
L'avvocato Claudio Diani, che assiste la famiglia dell'uomo, ha annunciato che impugnerà il provvedimento dei giudici civili. "Da un punto di vista giuridico e medico - ha detto - le motivazioni di questo rigetto, a nostro avviso, non stanno in piedi".
Vuole figlio da marito in coma I giudici respingono la richiesta - cronaca - Repubblica.it
ma si puo fare ?
cioe prendere liquido seminale di uno in coma ?