Cd flop di Carlà, pagano i francesi - mondo -Tgcom - pagina 1
Bufera in Francia su una campagna del governo Sarkozy per promuovere il "made in France" all'estero. Oltre a vini, formaggi dépliant e un cavatappi, tra i "prodotti tipici" pagati dai contribuenti transalpini sono state infatti inserite anche 14mila copie invendute dell'ultimo album della premièr dame Carla Bruni. Il tutto, secondo quanto riferisce il Giornale, con una spesa di un milione di euro.
In Francia l'ultima fatica musicale della Bruni, "Comme si de rien n'était", ha venduto 90mila copie. Non proprio un successo per la premièr dame, già criticata in passato per la sua doppia vita di star e moglie del presidente Sarkozy. Chi abbia deciso di inserire il suo cd nel pacco dono ideato per promuovere la Francia all'estero, al momento, è ancora un mistero. L'unica cosa certa, per ora, è che a Parigi si grida allo scandalo.
Cosa c'entra il disco di Carla Bruni con il Camembert e il beaujolais o il pecorino dell'Ardèche? Nulla. Soprattutto se a pagare sono i francesi, che con l'ex modella di origini italiane hanno da tempo il dente avvelenato. A molti negli ultimi mesi era già sembrato stucchevole che la moglie del presidente infilasse le sue canzoni sotto il braccio del premier britannico Gordon Brown e nella borsetta di Michelle Obama. Figuriamoci ora, che il suo album è finito tra i prodotti tipici transalpini a spese dei contribuenti.
Ma allora non siamo solo noi ad avere dei ladri in parlamento!