La regione Lazio è quella che fa restare meno soddisfatti quando si parla di pulizia delle strade, puntualità dei servizi pubblici, mobilità, infrastrutture e informazioni turistiche. L'Istituto Nazionale Ricerche turistiche di Unioncamere ha condotto un'indagine nel 2008 su 34 mila turisti italiani e stranieri che hanno visitato la nostra regione. Le conclusioni, che sono state illustrate ieri nel corso della seconda giornata della conferenza regionale del turismo «Uniti contro la crisi», parlano chiaro. Il tallone d'Achille della Regione e della sua Capitale è il traffico che pesa molto sul giudizio complessivo dei turisti al punto da offuscare anche le tante bellezze tra monumenti, musei, ville e attrazioni varie. Proprio il traffico ottiene appena la sufficienza contro il voto di 6,9 della media nazionale. A seguire, tra le criticità maggiori riscontrate, c'è la scarsa pulizia delle strade e il degrado in genere fatto di scritte sui muri, marciapiedi rovinati, arredi urbani in molti quartieri inesistenti. La poca pulizia così come le informazioni turistiche confuse, altra spina nel fianco della qualità turistica della Capitale, si prendono un sei e mezzo contro un 7,4 della media italiana. Voti più alti, ma comunque inferiori alla media vanno alla qualità del mangiare e alla cortesia degli operatori dei servizi in genere e delle strutture ricettive, alberghiere e non. Indubbio però che se il Lazio continua a registrare un buon andamento dei flussi il merito va soprattutto a quello che è in grado di offrire. I turisti mettono allora al primo posto tra le motivazioni che li spingono a visitare la regione, la voglia di relax e le grandi offerte che da questo punto di vista trovano.
Quanto alle abitudini dei vacanzieri, si colloca di gran lunga sopra la media nazionale la percentuale di coloro che visitano musei e monumenti. E questa è l'altra motivazione, altrettanto forte insieme alla prima, per cui la Regione conquista il primato degli arrivi e delle presenze in Italia. Sulle carenze delle infrastrutture nel Lazio è intervenuto in maniera decisa il presidente della Regione Piero Marrazzo che ha preso parte alla Conferenza sul turismo. «Se non si punta su di esse non si va da nessuna parte», ha detto senza usare mezzi termini. Ed è proprio sul versante infrastrutture, in particolare per quelle di tipo aeroportuale e ferroviario, che Marrazzo ha voluto ribadire l'impegno della Regione volto a migliorare l'alta velocità e a rendere più facili i collegamenti tra Roma e Fiumicino. Un tasto su cui ha puntato anche l'amministratore delegato di Ferrovie Mauro Moretti che ha chiesto un maggiore impegno delle istituzioni.