ha ragione, sono già stupito vedendo le scritte sui muri, la sporcizia e il traffico sotto casa mia, figurarsi se fossi un turista
oggi sono andato a fare un giro per firenze(in treno)e si potrebbero dire le stesse cose anche per essatraffico, degrado, brutta gente ad ogni angoloperò la citta è sempre bellissima, il centro e i monumenti sono un incantoponte vecchio poi, credo che non abbia rivali al mondo
Io sono contento di Lucca, ogni giorno in città vedi pieno di turisti soprattutto inglesi, è una città che piace a quanto pare.
Il centro storico e le mura sono assolutamente da visitare secondo il mio modesto parere.
Ma anche in periferia di Lucca le cose non vanno male, solo che se qualcuno viene a Lucca come turista gli conviene di più andare in città, perchè altrimenti fuori Lucca non è così importante da vedere.
E poi non smetterò mai di chiedermi perchè abbiano scelto proprio Lucca per il Comics...
È più una città artistica che non una città dove mettere gli stand, inoltre quando c'è il comics vengono da tutto il mondo quindi il traffico diventa praticamente impraticabile.
Per come la vedo io l'ingresso ai lucchesi dovrebbe essere gratuito...
Professione reporter. Per un giorno il filosofo Massimo Cacciari ha smesso i panni del sindaco di Venezia, si è improvvisato fotografo e, senza violare le norme della par condicio, è andato a immortalare le piazze storiche delle due maggiori città d'arte tricolori, una governata dal centrosinistra, l'altra dal centrodestra, per dimostrare che il dilagare di vù cumprà, sudiciume e disservizi vari provocati dalla pressione dei turisti non sono una prerogativa lagunare. Anzi. Dal confronto, a suo giudizio, la Serenissima esce vincente.
"Sono stato a Roma e a Firenze nei giorni di Pasqua e di Pasquetta e mi sono messo a fare degli scatti in giro", s'è sfogato venerdì il sindaco-filosofo nel corso di una conferenza stampa sul decoro: "Non è vero che solo a Venezia c'è degrado, anzi le due città sono sicuramente più sporche della nostra, anche lì ci sono venditori abusivi e maleducati che buttano immondizia ovunque. E per provarlo metterò le foto sul sito del Comune".
Una minaccia che dovrebbe prendere corpo domani, assicura il portavoce, alla riapertura degli uffici. "A Firenze ho fotografato Santa Maria del Fiore, il duomo, mentre a Roma sono stato in piazza Navona", ha insistito Cacciari. "Non me ne vorranno Alemanno e Domenici, ma tutti devono vedere in che stato sono".
Non l'avesse mai detto. "Mi sembra davvero di cattivo gusto che un collega venga con la macchina fotografica a Roma per dimostrare che non è lui che sta peggio, ma noi", replica incredulo il sindaco della capitale. "Un comportamento del genere non sta né in cielo né in terra, a me non sarebbe mai venuto in mente". Il suo vice, Mauro Cutrufo, aggiunge: "Evidentemente a Venezia hanno tempo da perdere". E Alemanno conclude con una proposta: "Anziché farci le pulci a vicenda, non sarebbe più utile studiare insieme delle best practice per migliorare i servizi delle nostre città?".
Identica reazione sul fronte toscano. "Vado spesso con mia moglie a Venezia, ma non mi sono mai sognato di fare foto ai vù cumprà o alla spazzatura", s'inalbera l'assessore fiorentino al Decoro, Graziano Cioni, balzato agli onori delle cronache per la sua battaglia contro i lavavetri. "Di certo lì ho visto molti più ambulanti abusivi che a Firenze, anzi i senegalesi si davano il cambio con i vigili, non c'è proprio bisogno di fare paragoni. Le città d'arte hanno tutte gli stessi problemi e questo Cacciari dovrebbe saperlo". E magari ascoltare di più i suoi concittadini: "Se il sindaco vuol fare il fotografo", consigliano i commercianti di piazza San Marco, "vada in giro per Venezia anziché andarsene altrove: per documentare il degrado non gli basteranno i rullini".
Roma-Venezia, battaglia sul degrado
Tutti contro Cacciari, sindaco reporter
Giro rimprovera il primo cittadino della città lagunare
Il sottosegretario accusa: è in malafede e a corto di idee
«Il sindaco di Venezia Cacciari la vuole sempre buttare in caciara. È un sistema e una logica praticata da chi è in malafede e a corto di idee. Che il degrado sia il male oscuro di molte cittá d'arte è risaputo e che Roma soffra in modo particolare d questa malattia è noto a tutti». Il sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Giro, interviene nella polemica sul degrado delle città d'arte commentando l'iniziativa del sindaco di Venezia. Massimo Cacciari, nei giorni di Pasqua e Pasquetta, aveva fatto il turista-reporter scattando foto a Roma e Firenze, immagini che dimostrerebbero come la situazione, dal punto di vista della pulizia e del decoro, non sia migliore nella Capitale e nel capoluogo toscano rispetto a Venezia. «La giunta Alemanno - interviene Giro difendendo il sindaco del suo stesso schieramento politico - ha promosso in questi mesi diverse iniziative, anche normative, per dare una vera regolata in un settore privo di regole».
OPERAZIONE VERITA' - «Se Cacciari vuole fare un'operazione di veritá - ha proseguito il sottosegretario - allora lo invito a scaricare sul sito internet del Comune di Venezia le immagini che io personalmente ho scattato nel 2007 a Roma per denunciarne il degrado. Era la Roma di Veltroni e del suo imbroglio sul "modello Roma"». Cacciari vedrá, insiste Giro, «che da allora, dal 2007, molte cose sono cambiate e la situazione è migliorata». Poi ammette: «Resta moltissimo da fare, ma almeno noi del Pdl la testa e il viso li teniamo alti e puntati sui problemi, e non nascosti dietro la maschera dell'inerzia e del menefreghismo. Quanto al decoro di Venezia hanno giá risposto a Cacciari i suoi concittadini ricordandogli che è il sindaco di Venezia e non il sindaco d'Italia e che di Venezia dovrebbe occuparsi e preoccuparsi».
DECORO URBANO - «È difficile dire se Roma è più sporca di Venezia ma sicuramente la Capitale ha dei problemi dal punto di vista del decoro urbano per cui bisogna intervenire e lavorare per migliorare la situazione», interviene la direttrice di Legambiente Lazio, Cristiana Avenali. Nella Capitale, precvisa Legambiente, «ci sono diverse situazioni: nel centro storico è più frequente la pulizia delle strade rispetto alla periferia. Ci sono dei quartieri di Roma, come quelli del IV e dell'VIII Municipio, dove le strade vengono pulite una volta al mese». La situazione dei quartieri periferici è dunque «più grave, ma anche nel centro storico si può migliorare».
DOGI E GONDOLE - Il vice sindaco della Capitale Mauro Cutrufo non si trattiene: «La Venezia dei Dogi, delle calli, delle gondole e dei suoi caratteristici gondolieri sono un centesimo delle glorie storico culturali di Roma antica». Cutrufo, che è anche assessore al Turismo, insiste «sulla necessità di valorizzare le vestigia ma anche di celebrare in chiave moderna le nostre esclusività che, come è noto, sono il brand più conosciuto che c'è nel mondo».
Arrampicate e immondizia
Il degrado della Fontana di Trevi
Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari annuncia, sul Gazzettino, che pubblicherà sul sito del Comune le fotografie che ha scattato in giro per le altre città d'arte, a cominciare da Roma e Firenze, per mostrare situazioni di degrado ben più gravi di quella lagunare. E il Corriere decide di verificare, portando obiettivo e taccuino a Fontana di Trevi, uno dei luoghi più visitati (e spesso più vandalizzati) alle ore 16 di sabato. Una passeggiata tra migliaia di turisti che si accalcano per gettare la tradizionale monetina nell'acqua. Un afflusso costante e disordinato di persone che, inevitabilmente, lascia a terra una scia di cartacce e mozziconi, coppette di gelato e lattine vuote. Se ne trovano un bel po' ai lati della fontana, anche se la situazione appare nel complesso piuttosto ordinata. Anche per merito dell'addetto che, armato di ramazza verde fluorescente, alle 15.55 ha spazzato con cura tutta l'area davanti alla settecentesca fontana progettata da Niccolò Salvi.
A colpire l'attenzione, però, sono gli incoscienti che si arrampicano sui marmi antichi, approfittando degli scalini laterali sulla destra che portano praticamente dentro la rappresentazione barocca. Prima una coppietta che, incurante della norma antibivacco voluta dal sindaco Alemanno, si rifocilla con pane al prosciutto. E poi un'intera scolaresca – la «Mitica quinta» come è scritto sulle magliette arancioni – che trasforma le sponde della fontana in uno scivolo e si esercita in giochi di equilibrio rischiando di fare un tuffo alla Anita Ekberg. «Ragazzi, tutti giù subito!» intima urlando un vigile che per tutto il giorno ha gli occhi puntati sulla grande statua di Oceano scolpita da Pietro Bracci.
In tutto erano otto le divise che sabato pomeriggio vegliavano sulla piazza, anche per prevenire i classici ladri di monetine: due carabinieri in moto e sei vigili, quattro dei quali impegnati contro i venditori abusivi. Sulla piazza, infatti, si aggirano solo un paio di fotografi improvvisati che offrono ai turisti il tradizionale scatto davanti alla fontana. Per evitare i controlli, gli abusivi preferiscono le strade laterali: in via della Stamperia, per esempio, sono accalcati tra le macchine posteggiate e i cestini stracarichi di immondizia. Nessuna divisa, però, sembra notare il gruppo di operai al lavoro su piazza di Trevi. Davanti al palazzo che ospitò il presidente Pertini, infatti, si è rotta una condotta d'acqua. La perdita deve aver coinvolto anche il vicino negozio di scarpe da cui, a intervalli regolari, esce fuori un uomo con un secchio in mano. L'acqua sporca finisce nei tombini e sui sanpietrini, creando pozzanghere puzzolenti proprio sotto i piedi dei turisti.
ma fanno la gara?
MA Cacciari pensasse ai suoi problemi! io non sopporto i politici che guardano più all'orticello altrui che al proprio