Diamo un’ occhiata insieme ad alcune spese per il 2008: 284 mila euro per pagare le sei persone assunte dall’Associazione Grinzane, 242 mila spesi per i soli ristoranti (per trenta progetti), 238 mila serviti per pagare i conti degli alberghi. Hotel da sogno e ristoranti stellati. E se si poteva accontentare qualche politico o qualche intellettuale che male c’era, tanto lo si faceva a spese dell’Associazione, ergo a spese di noi cittadini con i soldi delle tasse e dei contributi. E qualche sera fa ha organizzato una misteriosa e strana cena a casa sua per otto persone tra cui anche politici a cui ha domandato centinaia di migliaia di euro per abbandonare definitivamente l’ organizzazione del Premio Grinzane. Certo, dobbiamo dargli anche una buonuscita per aver dilapidato i nostri soldi.
Non provate un moto di indignazione? Io si, sono indignata ed arrabbiata. E sapete perchè?
Perchè agli stessi politici-amministratori della Regione sto domandando da tempo € 5.000,00 a saldo di un progetto Vita Indipendente che inizialmente era di € 10.000,00 fatto poi decurtare della metà per mancanza di fondi dalle Assistenti Sociali del Comune di Asti in quanto non bastavano i finanziamenti regionali. Ho domandato in Regione, ed ovviamente mi è stato risposto che l’Assessorato ai Servizi Sociali non ha più fondi, il Comune non ha più fondi, l’Assessorato alla Sanità non è quello competente e quindi la risposta è stata NO su tutti i fronti. Ebbene cari signori, sono indignata per ciò che ora leggo: i fondi per finanziare le cene e gli hotel da favola del Sig. Soria li avevate, milioni di euro, ma in regione dicono: scelte politiche, sono le scelte politiche quelle che definiscono quanto stanziare e quanto no.
Non solo...sono stata gentilmente invitata a non scrivere più, perchè tanto una mail lascia il tempo che trova.
Cosa volete che sia una disabile di Asti, che non è nessuno...quando leggo quelle cifre mi si stringe lo stomaco, mi assale il senso di impotenza perchè il mio parlare è una voce persa nel mare dell’ indifferenza da parte di chi ci dovrebbe tutelare ed invece ha tutelato ben altri interessi.
Ora ho deciso di scrivere a tutti, anche al Gabibbo, perchè ormai viviamo in un’Italia che risolve i problemi solo se ti rivolgi al Gabibbo. Ridicolo vero? Siamo a questo punto...domando € 5000,00 per poter pagare una assistente che mi aiuti a lavarmi, a vestirmi, a tenere la casa ordinata e che mi permetta di mantenere i contatti con tutte le associazioni di cui sono parte e responsabile, di poter continuare con le mie ricerche storiche sul Monferrato e su cui ho già scritto diversi articoli, € 5.000 che andrebbero ad aggiungersi a quelli già stanziati dal Comune di Asti, con una parte di fondi regionali, ma che non bastano per poter assumere questa assistente e metterla in regola.
Cara Presidente Bresso, voglio pensare che il suo cuore non sia completamente indurito dal potere che, stando a questo ultimo scandalo, non le rende molto onore, ma è evidente che se Lei è la Responsabile della Regione certamente non può aver agito e deciso da sola.
Che cosa hanno guardato i revisori dei conti? Non si sono domandati come mai queste fatture erano così sproporzionate?
Ad ogni modo Le chiedo un atto di umanità...trovi, reperisca questi soldi, non continui a raccontarmi la favola che non si può fare, perchè dovrei risponderle, carta alla mano, che si è fatto ben altro.
E domando anche al Sindaco del Comune di Asti, alle varie Fondazioni, se possono intervenire. Stiamo parlando di una cifra ridicola. O vogliamo metterla al confronto con i costi del Palio?
Chi vi scrive è malata di Sindrome di Sjogren con associata polineuropatia cronica delle piccole fibre nervose, fibromialgia, osteoporosi, tiroidite di Hascimoto, rizoartrosi bilaterale, gonartrosi bilaterale, fenomeno di Raynaud, poliartromialgie, spondiloartrosi con discopatie del rachide lombosacrale, FAP, grave miopia distrofica bilaterale, tuttavia non passa il tempo ad auto-commiserarsi, ma partecipa attivamente ad aiutare concretamente chi è più in difficoltà di lei perchè solo nel donare troviamo la forza per vivere con gioia l’oggi, il presente.
Quando il dolore non mi permette di stare al p.c. leggo, leggo molto e studio seguendo le tracce degli antichi che passarono e vissero in questo posto splendido che è il Monferrato e con l’ausilio di un piccolo registratore digitale da coricata detto le mie deduzioni che poi saranno trascritte automaticamente e danno vita al mio percorso storico lungo le valli e le colline che ancora tanto hanno da raccontarci degli echi delle armi, delle truppe, dei costruttori del romanico. Questo mi aiuta a resistere, insieme al donare, alla solidarietà ed all’amore della mia famiglia e dei tanti amici.
Fonte:
Scandalo del premio Grinzane Cavour e i soldi per i disabili non ci sono... - [Agorà Magazine]