L'accusa: «SONO tornati all'intolleranza degli anni Cinquanta»
«Bbc razzista, schiarita la bambola nera»
Polemiche su un giocattolo ispirato a un personaggio tv. Ritirato dai negozi
LONDRA - Chi la conosce stenterà forse a credere che proprio lei, con quel suo buon umore contagioso e l'insaziabile voglia di ballare, sia al centro di una polemica sul razzismo, invece è proprio così. Upsy Daisy, protagonista di un seguitissimo programma televisivo per bambini, è troppo bianca. Non in televisione, ma nella versione in vendita nei negozi. A innescare la polemica, che ha riportato la Bbc sui giornali in luce poco positiva, è stato il pupazzo legato a In the Night Garden, una bambola-margherita che in tutto assomiglia all'amato personaggio della serie, ma non nel colore della pelle. In tv Upsy Daisy è innegabilmente nera, mentre il giocattolo ha più la tonalità di un latte macchiato che di una cioccolata calda. Bambini e genitori sono insorti: un tradimento trovarsi tra le mani un personaggio di un colore diverso (non insignificante, tra l'altro, il costo di 29 sterline). A loro ha fatto eco la National Assembly against Racism, facendo notare che Upsy Daisy è l'unico personaggio con la pelle scura. «Sostituendolo con una bambola bianca i produttori di questo giocattolo sembrano essere tornati al razzismo degli Anni 50». Per la Bbc si tratta di molto rumore per nulla. «I personaggi di In the Night Garden non sono essere umani, sono pupazzi, non rappresentano né una cultura, né una razza particolare. L'unico mondo che conoscono è la magia del loro giardino. La bambola ha la pelle chiara perché è basata sulla parte a cartone animato del programma».
Una spiegazione poco convincente secondo quei genitori che si aspettavano una raffigurazione di Upsy Daisy con la pelle più scura. E' vero che In the Night Garden, ideato da Anne Wood, già creatrice della serie Teletubbies, poi esportata un po' in tutto il mondo, è un mix tra cartone animato e azione vera interpretata da attori in costume, ma «la parte animata è sempre molto breve rispetto al resto e tutti i personaggi appaiono sbiaditi», ha fatto notare una mamma, Robyn Price. La figlia di 4 anni a Natale è rimasta delusa. Non voleva una bambola bianca, voleva Upsy Daisy così come la si vede in televisione. «Non c'era ragione di cambiarle il colore, la Bbc ha creato una polemica senza motivo». Per quanto cerchi di attenuare i toni la Bbc ha fatto marcia indietro. La bambola bianca sparirà dai negozi. Al suo posto, già a Pasqua, una versione più scura. E' soddisfatta Anne Wood, ex insegnante che grazie ai suoi programmi televisivi per l'infanzia è diventata ricchissima (un patrimonio, a sentire il Sunday Times, che si aggira sui 55 milioni di sterline). «Upsy Daisy — ha fatto sapere la sua società con un comunicato — non è stata pensata di un colore particolare. Queste non sono considerazioni che hanno un posto all'interno del Night Garden. Allo stesso tempo non è mai stata nostra intenzione deludere i bambini ». Sicuramente non lo era neanche per la Bbc, che prima con i concorsi truccati e poi le telefonate volgari dei presentatori Russell Brand e Jonathan Ross si è inimicata una grossa fetta della popolazione. Le mancavano i bambini. Detto ciò, il gigante televisivo era forse preparato al dibattito: anche i Teletubbies erano stati oggetto di qualche accusa. Negli Usa e in Polonia era finito alla gogna Twinkie-Winkie, il pupazzo viola della serie, perché apparentemente gay. Tutta colpa della borsa da donna dalla quale non si staccava mai.
Paola De Carolis
06 gennaio 2009
«Bbc razzista, schiarita la bambola nera» - Corriere della Sera