Processo lumaca, morti 13 imputati
Per riciclaggio al casinò di Montecarlo
Dagli arresti per l'accusa di riciclaggio, del giugno 1992, al giudizio in appello, arrivato ad aprile 2008, sono passati 16 anni. Tutto prescritto, ma la vera beffa giudiziaria sta nel modo con cui il codice di "procedura della vita" ha battuto sul tempo quello penale: tra testimoni, imputati e difensori sono 13 le persone decedute. La vicenda, raccontata dal
Corriere della Sera, riguarda il cosiddetto ''processo del casinò di Montecarlo''.
Il caso nasce dall'intreccio tra alcuni narcotrafficanti turchi arrestati nel 1991 e una presunta organizzazione dedita al riciclaggio in cui era coinvolta, per gli inquirenti, anche un'amica del principe Ranieri, Maddalena Motto, responsabile dell'ufficio Fidi del Casinò di Montecarlo. Secondo gli inquirenti, i giocatori venivano finanziati attraverso un meccanismo che permetteva di creare una provvista di denaro pulito destinato ai trafficanti.
Il dibattimento di primo grado è iniziato nel 2002 dopo un pellegrinaggio giudiziario tra Milano, Sanremo, Torino e ritorno nel capoluogo lombardo con cambio di ipotesi accusatoria in associazione per delinquere. Dopo 50 udienze, il Tribunale ha assolto gli imputati nel gennaio del 2006.
L'appello, sollecitato dall' accusa, si è instaurato nell'aprile del 2008 ma ormai mancavano due degli indagati iniziali, dieci testimoni e un avvocato. Tutti deceduti. In seguito alle dichiarazioni del principale imputato, Umberto Orio, la Corte d'appello ha annullato l'assoluzione trovandosi però costretta a decretare il proscioglimento per prescrizione. Gli imputati superstiti, forse sfiniti dall'iter processuale, hanno così rinunciato a ricorrere per ottenere nuovamente l'assoluzione.