ci avevo pensato prima di legger l'articolo
io non l'ho letto l'articolo ho setito il TG
ho letto che c'erano dei post it con accuse di pedofilia, non chiedetemi la fonte xè non la ricordo
io l'ho sentito poco fa per radio
Ahahahahahah, adesso come la mettiamo?
potrebbe essere vero.. o comunque trapelata la voce ed è partita la spedizione punitiva
Cosa? Basta un post it giustificare una aggressione del genere?
Buono a sapersi..
E tra l'altro questa ipotesi è al momento del tutto campata per aria e sembra già esser stata smentita...ci andrei calmo ad esultare!!
Trovato il tesoretto
che volevano i banditi
Un tesoro piccolo piccolo. Una manciata di banconote raccolte nei giorni della festa organizzata per celebrare i 220 anni di incoronazione della Madonna di Belmonte, subito dopo Ferragosto.
Era l’obiettivo dei banditi che, martedì sera, hanno massacrato i quattro frati francescani del Sacro monte che domina le colline del Canavese. I religiosi sapevano da settimane di essere finiti nel mirino dei ladri. C’erano stati due furti: uno il 26 luglio, l’altro il 6 agosto. Stesse modalità, identico l’orario: tra le 19,30 e le 20 quando i francescani si riunivano nel refettorio per la cena. Frate Sergio Baldin, il padre guardiano, dopo il secondo colpo aveva messo al sicuro quel gruzzolo che avrebbe consentito al santuario di vivere per mesi, di fare la carità ai tanti bisognosi che ogni giorno bussano alla porta dei frati.
Quattromila e cinquecento euro, per chi campa senza pretese, sono una fortuna. E farseli rubare è un disastro. Per quello erano stati nascosti nel solaio, tra masserizie e vecchi e polverosi mobili. In un insospettabile contenitore. Dove sono stati ritrovati dai carabinieri del comando Provinciale di Torino e dai tecnici del Ris, che in questi giorni controllano centimetro per centimetro il convento costruito nel 1600.
Letta così, l’aggressione ai quattro francescani ha il sapore della vendetta, della ritorsione. Perché ormai sembra chiaro: gli autori dei primi due furti sono gli stessi che hanno pestato a sangue i religiosi. Ed ecco quella che viene considerata la ricostruzione più probabile di ciò che è accaduto quella sera. La banda di ladri, dopo aver rovistato senza trovare nulla nelle celle dell’economo e del guardiano, al primo piano, si arma di bastoni e scende in refettorio per «convincere» i francescani a confessare dov’è il gruzzolo. Più consistente del solito, certo, perché rimpinguato dalle offerte della festa. La reazione decisa di padre Sergio, il più giovane di tutti, li spiazza. Finisce con botte, sangue, una ferocia senza senso.
Trovato il tesoretto che volevano i banditi - LASTAMPA.it
Ultima modifica di Wittmann; 1/9/2008 alle 9:42