Frugava nei bagagli: va riassunto
Malpensa, giudice reintegra operaio
Era stato licenziato perché accusato di aver rubato dalle valigie dei passeggeri in transito a Malpensa: l'accusa specifica era furto aggravato. Ora un giudice ha dato ragione all'operaio addetto allo smistamento bagagli, obbligando Sea a riassumerlo perché quel licenziamento era illegittimo. Non è bastata la telcamera ad immortalarlo mentre frugava nelle valigie: il furto non è stato provato. L'operaio rimane in attesa di sentenza per il reato.
La vicenda, ricorda il
Corriere della Sera, risale al 2000, quando la polizia individuò 31 addetti allo smistamento bagagli dello scalo di Malpensa, impegnati a frugare nelle valigie dei passaggeri. Grazie ai filmati delle telecamere interne si arrivò a 18 rinvii a giudizio per furto aggravato: tre lavoratori, tra cui F.D.A., impugnarono il sopraggiunto licenziamento, e ora è giunto il reintegro per mano del giudice del lavoro Francesca La Russa. "Sea non ha indicato gli oggetti del furto contestato e le eventuali denunce dei passeggeri", si legge nella motivazione.
Tuttavia Sea fa sapere che con l'operaio in questione si è rotto il rapporto di fiducia (anche su indicazione della polizia di frontiera), a prescindere che sia un ladro o meno, per cui F.D.A è di fatto reintegrato, ma non svolge mansioni ed è senza stipendio. Le valigie non si aprono, per nessun motivo, neppure per curiosità. Nel frattempo Sea ricorrerà in appello contro la sentenza del giudice del lavoro.