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Originariamente inviata da
MaryaJuana
io infatti non ho detto che la chiesa non deve parlare, esprimersi..
ma che molte volte esagera...
E' un'opera offensiva per il cattolicesimo......in una disputa hanno diritto di parola sia colui che offende sia colui che viene offeso......ergo comunque non regge :D
Cosa ti aspettavi? Che gli facessero una bonaria pacca sulla spalla? :040:
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no!!! forse nn mi sono spiegata..
io non ho detto che non lo devono fare.. ho detto semplicemente che è per me sbagliato il loro comportamento..
forse ho una concezione io diversa dell arte.. per me arte è parola, è vita, è molte volte ironia.. il rispetto verso una religione non è questo.. anche se per molta gente il simbolo è importante.. per me è solo una statua.. la sofferenza di gesù non si vede dalla statua.. si sente dentro di sè.. perciò parlo di esagerazione.. certo non potevano applaudire..
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Originariamente inviata da
MaryaJuana
poteva evitare di venire alla luce??? ma sei serio??
un opera d arte, arte che a te non può piacere, non si può evitare di far venire alla luce..
non si chiude la bocca a nessuno.. come anche la creatività.. bella o non bella.. giusta o non giusta.. per molte persone anche una foto osè è arte.. come per me non può esserlo, ma nn giudico..
la chiesa in alcuni casi fa alzare polveroni inutili..
capitoniente eh?
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Originariamente inviata da
Lo_Zio
capitoniente eh?
be se ho capito o no di certo non me lo devi dire tu!
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Originariamente inviata da
mr stagger lee
La categoria "arte" per quanto riguarda le arti figurative non esiste più perché, con lo sviluppo del mercato dell'arte e della riduzione dell'arte a merce, anche la funzione del "critico" si è snaturata rispetto alla sua originaria utilità. Il critico in senso proprio dovrebbe essere colui che funge da tramite fra l'opera e l'utente per semplificare a quest'ultimo la comprensione di un linguaggio che gli è noto di solito solo in maniera intuitiva. Da qualche decennio invece il critico non parla più al pubblico, ma parla agli altri critici. Tutto ciò esiste al fine di creare un circuito chiuso all'interno del quale decidere cosa è arte e cosa non lo è (in realtà si decide cosa è vendibile...). Questo fa sì che l'arte come storicamente intesa non esiste più, possono esistere solo delle "esperienze estetiche". L'opera di Warhol esponeva in maniera intelligente e critica anche quello che stava succedendo. Dalì cominciò a firmare fogli bianchi. Per non parlare della "merda d'artista" del Manzoni.
Spero di essere stato chiaro, è un po' complicata come materia:)
Ma è anche vero che ormai da decenni è l'artista stesso a non parlare con il pubblico. Tutta l'arte contemporanea è incomunicabilità, non perché non comunica niente o non ci sia niente da comunicare, ma per l'impossibilità ( e non interesse) a rappresentare significanti comprensibili al mondo esterno, proprio per il principio dell'arte come libera espressione.
Le regole di marketing esistono, ma non sono altro che le tracce di espressioni che il mercato ha già conosciuto, ed inglobato. Perciò sono gli artisti stessi a creare queste regole e il talento dei singoli si misura a seconda di come questi riescano a modificarli, modellandoli a misura della propria creazione.
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bisognerebbe ingranare la retro... e tornare alle idee più esplicite, ma temo sia alquanto improbabile che ciò accada