È morta questa sera alla rianimazione dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze la ragazza diabetica toscana di 16 anni che ieri pomeriggio era arrivata in coma in seguito alla sospensione della terapia salvavita insulinica, decisione consigliata ai suoi genitori da un presunto professionista di medicina complementare: si tratterebbe di una donna, estranea al servizio sanitario della Toscana, che avrebbe consigliato la sospensione della terapia insulinica con utilizzo, al suo posto, di dosi massicce di vitamine. La giovane era affetta da diabete mellito di tipo I , una malattia che richiede somministrazioni continue del farmaco che le era stato prescritto proprio dagli specialisti del Meyer; ma i genitori evidentemente avevano seguito i consigli di questa donna che le aveva fatto sospendere la terapia insulinica indicata dai pediatri proprio al Meyer per altre cure. E lo stesso ospedale ha ritenuto di denunciare il caso alla procura della Repubblica che ha subito disposto degli accertamenti in via preliminare.
RICOVERATA IERI. La ragazza, toscana, è giunta ieri alle 18:15 al pronto soccorso ed è stata subito ricoverata in rianimazione. Qui ha ricevuto le cure del caso con assistenza respiratoria, ventilazione e l’ausilio delle macchine. «A determinare il suo gravissimo quadro clinico - ha spiegato il Meyer - è stata la sospensione, dal primo maggio, della terapia insulinica su consiglio di un presunto professionista di medicina complementare che esercita in un’altra regione. La terapia insulinica era stata prescritta alla ragazza dal servizio di diabetologia del Meyer dove la ragazza era in cura con ottimi risultati terapeutici». La sospensione della terapia , ha ricostruito l’ospedale, è stata sostituita da un’altissima somministrazione di vitamine, «non previsto da alcun protocollo ufficiale», e questa strategia di cura, secondo i pediatri, è alla base del coma in cui la ragazza è sprofondata. Un coma così profondo che l’ha portata alla morte.
FARMACO SALVAVITA. L’insulina per i diabetici è un farmaco salvavita che non deve essere mai sospeso, ricorda il professor Antonio Capurso, internista, della società italiana di gastroenterologia. «I ragazzi imparano molto bene a controllare il proprio diabete e si abituano presto alla terapia - ha spiegato - aggiungendo che i giovani si rendono ben conto dei pericoli che corrono se non utilizzano il farmaco». L’insulina è un ormone che serve per il controllo della glicemia. I pazienti diabetici così riescono a controllare la quantità di zuccheri nel sangue. Non utilizzare il farmaco significa permettere che l’aumento della glicemia colpisca gli organi, danneggiandoli, a partire dal cervello. In Italia il diabete colpisce 3 milioni di persone.
I DATI. Oggi, secondo i dati della Consulta italiana diabete in età evolutiva, circa il 6% degli adolescenti italiani, pari a 13-14.000 giovani, soffre di diabete di tipo 1 (una forma autoimmune non legata all’obesità di cui soffriva appunto la ragazza morta a Firenze), mentre un centinaio sarebbero i casi di diabete di tipo 2 (legato a obesità e stili di vita). Dal 1 maggio aveva sospeso tutte le cure a base di insulina prescritte al Meyer per curarsi con delle vitamine. Lei, 16 anni, fiorentina, affetta da diabete mellitico di tipo I è morta oggi all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze
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con questo fatto non si cerca di demonizzare la medicina alternativa o la fede ( in america dei genitori cercavano di guarire il figlio a forza di preghiere, che e invece morto ) ?