Originariamente inviata da
Abel Balbo
Io credo che la questione sia sempre la stessa e la conclusione quella che mi viene da trarre ogni qualvolta spunta un post di un gruppo di ragazzini che fanno una cavolata, qualunque essa sia, dal violentare una bambina, al dileggiare un disabile, al filmare come cretini un incidente stradale mortale per una compagna di classe, e così via...
Il problema è "il contenitore" che manca...
Facciamo un po' di storia:
Una volta questo contenitore era davvero eccessivo, come un minore diceva soltanto "A" ci prendeva due legnate dal genitore e non poteva muovarsi. Fu così che la generazione successiva, quella costituita da questi minori oppressi e soppressi dai propri genitori, una volta diventati adulti, si ribellò e propose un modello educativo nuovo e alternativo: lasciare ai propri figli la libertà di esprimersi e di poter fare quel che volevano. Inizialmente la cosa funzionò, perché ancora memori di quel "contenitore" eccessivo per il quale anche soltanto dicendo "A" si prendevano le botte, pur nella libertà assoluta c'era da parte dei giovani una certa remora a superare certi confini (limiti), che quindi tacitamente rimanevano.
Via via nel tempo questi limiti si sono allontanati fino a scomparire.
Forse è tempo di ripristinarli.
Non come una volta magari, evitando le botte, che non portano mai a niente di buono; ma ponendo delle barriere per i più giovani, che dividano quel che è consentito fare da quello che NON SI DEVE fare, inculcandoglielo in testa con una maggiore presenza degli educatori, a cominciare dai genitori, che spesso sono latitanti, agli insegnanti a scuola, dove sovente si trovano uno solo con una classe di 25 ragazzini, quindi potendo fare ben poco, e così via...