Liceale picchiata da due giovani. Le disegnano sul braccio la croce celtica. Studentessa del Giorgione spinta nella toilette del vagone, offesa e presa a pugni e ginocchiate. Uno dei due le ha anche mostrato un coltello
di Lorenzo Zamponi
CASTELFRANCO. Aggredita in treno domenica sera. E' successo a una studentessa castellana di 18 anni. «Tornavo da Bassano e poco prima di arrivare a Castelfranco mi sono avvicinata alle porte - racconta la ragazza - Due giovani vestiti di scuro mi hanno spinto in bagno, picchiato e minacciato con un coltello. Poi mi hanno disegnato una croce celtica col pennarello sul braccio. Non li avevo mai visti, forse mi hanno sentito cantare "Bella ciao"».
La vittima dell'aggressione è una studentessa del quinto anno al liceo classico Giorgione. Una ragazza come tante, che non ha mai nascosto le sue simpatie per la sinistra, in passato espresse attraverso l'Unione degli Studenti a Castelfranco e ora in un altro gruppo studentesco, il collettivo Creattivo di Bassano del Grappa. Domenica la giovane stava tornando proprio da Bassano, con il treno regionale delle 19.15. Era sola, ma non è certo abituata a considerarlo un problema a Castelfranco. Eppure per qualcuno non è normale che una ragazza con una sciarpa rossa viaggi da sola, magari canticchiando sovrappensiero «Bella ciao». «Il treno stava arrivando a Castelfranco - racconta la liceale -.saranno state le 19.30. Mi sono avvicinata alle porte per scendere e di colpo da dietro mi hanno spinto nel bagno». Un'aggressione sul cui contenuto politico la ragazza non ha dubbi: «Hanno cominciato a dirmi: "Lo sai che in questo Paese queste cose non si possono fare". Poi mi hanno dato dei pugni sullo stomaco e una ginocchiata su una gamba, chiamandomi "comunista di merda"». Le botte, però, non sono la parte peggiore: uno dei due aggressori, infatti, ha mostrato alla giovane un coltello. «Era un semplice coltellino svizzero - riferisce lei - Ma me l'ha indicato, e ovviamente ero spaventatissima».
Pochi secondi dopo il treno si è fermato e la studentessa è riuscita a sgattaiolare via, scendendo di corsa nel sottopassaggio. Non sa se i suoi aggressori siano scesi con lei a Castelfranco, né dove siano saliti. Del resto niente nel loro aspetto avrebbe potuto far presagire le loro intenzioni: «Avranno avuto circa 20 anni. Erano vestiti di scuro, sì, ma niente teste rasate né anfibi». Il segno della loro identità politica, d'altra parte, è rimasto addosso alla ragazza: una croce celtica disegnata con un pennarello nero sul suo braccio sinistro, accompagnata dalle lettere «F» e «N». Il simbolo di Forza Nuova, probabilmente la più attiva tra le organizzazioni neofasciste nel Trevigiano, e certamente la più popolare tra gli skinhead più giovani.
La vicenda è già stata segnalata dalla ragazza ai carabinieri e alla polizia ferroviaria, anche se, in assenza di testimoni, difficilmente le indagini potranno produrre risultati.
(15 gennaio 2008)