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Abel dai tuoi discorsi ho capito che la cosa che non ti va bene è la procedura. Cioè a te non va bene che se uno ammazza un'altra persona deve andare in carcere. Perchè, come hai detto, questo non riporterà la vittima in vita.
Ma io ti dico, che siccome non siamo ancora in grado di resuscitare i morti l'unica soluzione possibile è mettere in carcere gli assassini per evitare che essi possano ripetere gli omicidi. Per questo io darei l'ergastolo ai premeditati. A prescindere che sia un morto o 50 morti.
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Originariamente inviata da okno
La fiera dell'ergastolo -.-
Ma ci ricordiamo tutti a cosa serve il carcere?
Per me dovrebbe servire ad evitare che il detenuto commetta altri crimini nel caso dell'ergastolo....o per fargliene pentire per amore o per forza nel caso di pene a tempo.
Che poi si penta sul serio o sia solo terrorizzato dall'idea di farsi ancora tempo in carcere non me ne frega NIENTE, l'importante è che non delinqua più, col terrore o con l'amore.
Ma dato che l'unica lingua che capiscono è il terrore.....
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ci sn omicidi e omicidi...premeditato è sicuramente 50 +
non premeditato 30+
per errore...cioè per sbaglio di uno che attraversa con il rosso o perchè quel cazzo di incrocio è stato fatto da dei dementi e non si vede chi attraversa... ZERO MINUTI...quelli sn casi che non è assolutamente colpa loro
ma ricordiamo una cosa...in italia...se io butto un marocchino o uno straniero...nessuno dice niente...46513esima pagina dei giornali...10 secondi al tg se avanza spazio...un annetto o 2 e sn fuori...
se questo qua invece ammazza un italino...ai telegiornali se ne parla per 6 mesi...paginate intere sui giornali a raccontare la tragedia e 46531321 anni di carcere...
la legge in italia è una merda...corrotta e sbagliata...non me ne frega niente di quel che dite
basta vedere che ormai tra condizionale e giri di qua giri di la per un processo passano 10 anni...hai ucciso qualcuno e stai dentro un anno oppure manco entri e fai arresti domiciliari...è da ridere l'italia...
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Scusate rum e dark se rispondo solo ora. Non so se questa discussione l'abbiamo gia' fatta qui o se l'ho fatta in un altro forum, che per correttezza non nominero'. Se sentite come un deja-vu quindi, non e' matrix, e' solo che mi sto ripetendo. :)
Avvertenze: saro' noioso.
Il capitolo I. "Origine delle Pene" in "Dei delitti e delle pene" illustra meglio di quanto non possa farlo io quello che e' il senso di una societa' collaborativa e solidale. Gli uomini, stanchi di vivere in un continuo stato di guerra e godere di una liberta' resa inutile dall'incertezza di conservarla, decisero di unirsi in societa' sacrificando ognuno una parte della propria liberta' personale.
Si puo' individuare un primo "assioma":
Ogni uomo e' responsabile in parte del comportamento di un altro individuo appartenente alla medesima societa'. (qui puo' scattare una digressione filosofica, ma non e' importante ai fini del 3d)
Questo pone l'accento sull'importanza dell'educazione agli scopi di un buon vivere comune: si ha il dovere di insegnare al prossimo cosa e' giusto e cosa non e' giusto, non in termini personali o metafisici, in termini pratici e diretti per fare in modo che si viva in armonia.
Metaforicamente il Beccaria sostiene che ogni porzione di liberta' sacrificata da ciascun individuo della collettivita', messa insieme forma la nazione. E a volte capita che un individuo pretende di reimpossessarsi della sua porzione e talvolta di appropriarsi di quelle degli altri, quindi commette un reato nei confronti della societa'.
Le pene nascono dunque per fornire un motivo sensibile per non commettere il reato. Le prigioni pero' nascono per motivi diversi da quelli che ci sono al giorno d'oggi. Un tempo servivano per tenere lontano gli individui ritenuti pericolosi per la societa', potevano essere filosofi, scrittori, poeti, artisti come anche criminali certo.
Lo scopo di una prigione adesso, oltre a fornire un motivo sensibile per non commettere un reato, fornisce un modo per recuperare l'individuo che non ha rispettato le regole, e reintrodurlo nella societa'. Qua e la ho letto varie interpretazioni, volevo commentarne qualcuna:
- non e' importante ai fini della comunita' che l'individuo si penta di cio' che ha fatto. Il pentimento e' un concetto troppo personale e legato a tematiche religiose, se vogliamo. Non lo si puo' pretendere.
- ho letto di pene da alzare nel caso di omicidio colposo. Ricordo che le varie definizioni di un reato, come le attenuanti comuni e generiche e le aggravanti, concorrono a fornire una pena ad hoc, come ragione consiglia. Alzare, come ho letto in post precedenti, il periodo di detenzione per omicidio colposo comporta non solo che che la pena per omicidio doloso venga rivista, ma anche quella per omicidio preterintenzionale lo sia. Ricordiamo che l'omicidio colposo scatta anche in un normale incidente d'auto con vittima, scatta nei confronti del datore di lavoro di un dipendente morto sul posto di lavoro, ecc.. Non e' prevista esclusivamente nei casi di guida in stato di ebrezza (a cui personalmente attribuirei la preterintenzionalita').
Faccio presente che:
Omicidio colposo: Chiunque cagiona, per colpa, la morte di una persona è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni
Omicidio preterintenzionale: Chiunque, con atti diretti a commettere uno dei delitti preveduti dagli articolo 581 e 582, cagiona la morte di un uomo, è punito con la reclusione da dieci a diciotto anni
Omicidio doloso: Chiunque cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione non inferiore ad anni ventuno
Personalmente le trovo pene piuttosto corrette, vi pare? Che senso ha relegare all'ergastolo chiunque?
Ricordiamo che l'ergastolo sostituisce la pena di morte, ed e' previsto per alcuni delitti contro la personalita' dello stato e l'incolumita' pubblica, nonche' ordunque concorrano piu' pene per cui sono previsti non meno di 24 anni di reclusione.
Ammettere che per una persona non c'e' piu' nulla da fare, vuol dire ammettere che la societa' ha sbagliato. E come in tutte le cose, non riconoscere le proprie responsabilita' non puo' portare alla soluzione del problema. Bisogna rendersi conto che ognuno di noi contribuisce alla formazione dell'altro, ed agire di conseguenza.
Discendiamo da un popolo di magnifici legislatori, e non sono le leggi a dover essere rivista, ma il sistema giudiziario. Per questo le pene le trovo piu' che ragionevoli.
Perdonatemi, ma non riesco mai ad essere rapido. Avrei voluto continuare, ma ho visto che stavo andando oltre. Spero che il mio intervento possa contribuire alla discussione :)
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Io mi rifiuto di pensare che involontariamente ogni uomo è in parte responsabile del comportamento degli altri. Ognuno è responsabile delle proprie azioni.
Se uno a Milano commette un reato, io non c'entro neanche in infinitesima parte, così come se io commetto un crimine, chi abita a due isolati da me non ha alcun tipo di responsabilità (spero di essermi spiegato bene, ho fatto come potevo :D)
Una volta che ho insegnato per esempio ad un mio eventuale figlio le basi, poi è lui a diventare responsabile di ciò che fa
Il fatto di rivedere le pene per TUTTI i tipi di omicidio, a catena, non mi crea alcun problema
E mi va benissimo anche il fatto di considerare le prigioni come un modo di tenere lontani individui pericolosi o incompatibili col vivere civile
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Se ti rifiuti, perche' vivi in societa'?
Qui nasce un problema di fondo.. viviamo in comunita' troppo grandi da gestire, da sentire proprie. Io non mi sento italiano, proprio perche' non esiste "l'Italiano".
Ma non voglio farti propaganda anarchica :D
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Originariamente inviata da okno
Se ti rifiuti, perche' vivi in societa'?
Qui nasce un problema di fondo.. viviamo in comunita' troppo grandi da gestire, da sentire proprie. Io non mi sento italiano, proprio perche' non esiste "l'Italiano".
Ma non voglio farti propaganda anarchica :D
Il fatto che io viva con altre persone, non mi rende responsabile delle loro azioni neanche in minima parte, così come loro non lo sono delle mie. E' un concetto che ho sempre rifiutato con tutto me stesso
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Allora mi sbagliavo quando credevo che tu fossi fascista. :)
Il problema e' che, volenti o nolenti, le cose stanno cosi'. Sono state create le comunita' proprio perche' erano un modo piu' facile di vivere, per l'uomo. Ora non dobbiamo perdere di vista l'importanza che si puo' avere nella partecipazione e nell'educazione fornita agli altri, sotto varie forme. L'esempio, puo' essere una di queste.
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Originariamente inviata da okno
Allora mi sbagliavo quando credevo che tu fossi fascista. :)
Il problema e' che, volenti o nolenti, le cose stanno cosi'. Sono state create le comunita' proprio perche' erano un modo piu' facile di vivere, per l'uomo. Ora non dobbiamo perdere di vista l'importanza che si puo' avere nella partecipazione e nell'educazione fornita agli altri, sotto varie forme. L'esempio, puo' essere una di queste.
Minchia ancora adesso te ne stai accorgendo che non sono un fascista? :lol: :lol: e sì che l'avevo più volte ripetuto :lol: :lol:
E' pur vero che potrei accordarmi più facilmente con un fascista che non con un comunista, ma sta di fatto che farei comunque uno sforzo :lol:
Io non vedo la società come un tuttuno, ma come un insieme di individui. Ci possono essere aiuti, mutui scambi....ma ognuno rimane UNICO RESPONSABILE di ciò che fa....una volta che gli si sono state impartite le basi fondamentali, ribadisco, eh ;)
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Non mi sara' capitato di leggerlo! :D
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Originariamente inviata da okno
Non mi sara' capitato di leggerlo! :D
sono fascista solo per quanto riguarda la sicurezza sociale, la protezione dei confini e la difesa della proprietà privata, cioè tutto ciò che ruota attorno alla sicurezza sociale e alla disciplina, più la scuola :D
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Scusa, che vuol dire questo? "Solo per"
E poi, sicurezza sociale e' proprio il tema che stiamo toccando adesso dark. Devi vedere piu' in la!
La responsabilizzazione porta un maggior interesse nelle tematiche relative alla sicurezza, fa cioe' in modo che certe cose possano essere prevenute. Se ognugno di noi partecipa attivamente alla formazione dell'individuo, questo crescera' con la reale conoscenza di cio' che fa e del male che puo' portare compiendo un reato. Questa e' responsabilizzazione, dark.
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Originariamente inviata da okno
Scusa, che vuol dire questo? "Solo per"
E poi, sicurezza sociale e' proprio il tema che stiamo toccando adesso dark. Devi vedere piu' in la!
La responsabilizzazione porta un maggior interesse nelle tematiche relative alla sicurezza, fa cioe' in modo che certe cose possano essere prevenute. Se ognugno di noi partecipa attivamente alla formazione dell'individuo, questo crescera' con la reale conoscenza di cio' che fa e del male che puo' portare compiendo un reato. Questa e' responsabilizzazione, dark.
Intendevo dire che del fascismo apprezzo solo quelle parti, troppo poche e di minore importanza rispetto a quelli che sono i reali fondamenti del fascismo :D
Su questo sono d'accordo, ma considerato comunque che le famiglie (almeno quelle normali) e le scuole, il vivere civile lo insegnano, allora diventa responsabilità del singolo agire bene.....se non lo fa è solo colpa sua, e deve essere adeguatamente punito in maniera che capisca che o si raddrizza o avrà una vita ESTREMAMENTE dura. E' questo che io voglio da un Paese civile, che sappia difendersi dalle "mele marce" con ogni mezzo, e l'inasprimento delle pene è uno dei tasselli di questo mosaico ;)
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Le mele marce si possono prevenire, non solo estirpare. Mi pongo nell'ottica di un genitore a cui sta a cuore l'educazione del proprio figlio cosi': mai a poi mai mi disinteressero' di cio' che mio figlio impara a scuola, a cominciare dall'educazione. Perche' non posso essere sicuro, conoscendo la societa', che lui impari cio' che e' giusto e cio' che e' sbagliato.
E come mi sentiro' sempre responsabile di mio figlio e delle sue azioni, siano esse compiute a 5, 10, 20 o 50 anni, mi sento responsabile del mio vicino. Perche' ho osservato, ho visto che qualcosa non andava e non ho agito per prevenire l'errore.
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Originariamente inviata da okno
Le mele marce si possono prevenire, non solo estirpare. Mi pongo nell'ottica di un genitore a cui sta a cuore l'educazione del proprio figlio cosi': mai a poi mai mi disinteressero' di cio' che mio figlio impara a scuola, a cominciare dall'educazione. Perche' non posso essere sicuro, conoscendo la societa', che lui impari cio' che e' giusto e cio' che e' sbagliato.
E come mi sentiro' sempre responsabile di mio figlio e delle sue azioni, siano esse compiute a 5, 10, 20 o 50 anni, mi sento responsabile del mio vicino. Perche' ho osservato, ho visto che qualcosa non andava e non ho agito per prevenire l'errore.
Che tu ti possa SENTIRE responsabile è un conto, probabilmente capiterebbe anche a me.....ma sta di fatto che crescendo il figlio acquisisce comunque personalità e volontà proprie, ed è per questo che è direttamente responsabile delle sue azioni.
Esempio classico: i genitori spesso mettono in guardia il figlio dalle droghe e dall'eccesso di alcool, magari anche senza toni eccessivi....eppure il figlio le sere torna strafatto....o peggio....guida ed uccide qualcuno....di chi è la colpa? Puoi imputare ai genitori questa colpa o è stato unicamente lui una gran testa di cazzo? (per essere fini)
(Se i miei vicini facessero qualcosa io manco me ne accorgerei, li vedo pochissime volte e non ho mai avuto rapporti con loro :lol:)
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Ma non dico di punire i genitori, come fossero colpevoli. Responsabilizzare gli individui serve soprattutto per fare in modo che questi non commettano reati. E' un concetto complicato, lo so. Ma e' un processo quasi automatico :D
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Originariamente inviata da okno
Ma non dico di punire i genitori, come fossero colpevoli. Responsabilizzare gli individui serve soprattutto per fare in modo che questi non commettano reati. E' un concetto complicato, lo so. Ma e' un processo quasi automatico :D
No no, so benissimo che non intendevi il "punire" i genitori ;)
Il fatto è solo che proprio questa responsabilizzazione, una volta che la famiglia esaurisce i suoi compiti basilari, è compito solo ed unicamente dell'individuo. tant'è che molti crimini vengono commessi da figli di buona famiglia...... ;)
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Ragazzi piccola curiosità...... adesso a quel ragazzo che ha ucciso quel bambino sulla PISTA CICLABILE quanti anni daranno?!? ho sentito massimo 5 anni.....
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Un possibile capo d'imputazione potrebbe essere l'omicidio colposo, da 6 mesi a 5 anni di reclusione. C'e' pero' un'omissione di soccorso, punibile con un massimo di 1 anno di reclusione, in questo caso non so se concorrerebbe alla pena come capo d'imputazione, sicuramente costituirebbe almeno un'aggravante.
Se, per assurdo, si fossero fermati, con ogni probabilita' non avrebbero rischiato un solo giorno di prigione.
Oltre all'omissione di soccorso pero', di cui si sente parlare in TV e sui giornali, c'e' questa mancaza di educazione e di buon senso cosi' evidente: perche' vai con una moto da cross in una pista ciclabile (in due, tra le altre cose)? A rigor di logica, questo e' un comportamento che mette in evidenza un possibile rischio per l'incolumita' di una persona.
Se dovessi proprio modificare una paragrafo della legge, sarebbe quello sulla preterintenzionalita'.
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eh si il punto è questo.... in due sulla moto (e non potevano data l'età e la cilindrata della moto) il passeggero era senza casco, su una pista ciclabile e di corsa. OK le ca**ate le abbiamo fatte tutti ma almeno un pò d'attenzione e senso di responsabilità!
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Originariamente inviata da Abel Balbo
3) Certo che sono troppi 50 anni. Se tu avessi ammazzato il tuo moroso quanto meno c'era la premeditazione, visto che ci sei andata apposta... ma mia madre l'hai incontrata per caso, s'è trattato d'un gesto d'ira. Guarda che può capitare a tutti, anche a te, un giorno fai la cazzata e ci scappa il morto. Uno che ti fa innervosire e tu gli dai uno sganassone e quello muore. E' sfiga ma può accadere. Secondo me voi vi immedesimate poco negli altri. Io per esempio una volta mi son fatto un semaforo col rosso e mi son visto un tram a 2 metri dalla mia macchina! Di sicuro non stavo facendo il furbo, nessuno si butta sotto un tram, ma fai che invece del tram c'era un pedone e lo mettevo sotto. S'è trattata di distrazione, ci avevo il cuore a mille per un'ansia mia, forse non dovevo guidare in quello stato... come lo dimostri tutto ciò? mi chiudi 50 anni al gabbio per questo? o venti che siano?
Abel un gesto d'ira non giustifica la morte di una persona. E per quanto mi rigurda, se compi un omicidio, devi scontare la tua pena (e spero che sia più alta possibile).
Sai quello che stai per fare. E lo fai lo stesso, perchè non te ne fotte un cavolo delle conseguenze.
Se hai un colpo di luce e non vedi il semaforo rosso e investi un pedone... è tutt'altro discorso!
Nemmeno paragonabile a quello precedente.
E poi mi sembra di essere stata abbastanza chiara, col discorso che: dipende dai casi.
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Originariamente inviata da Abel Balbo
Tra massimo un paio di settimane saranno costretti a rivedere i capi d'imputazione, perché trattasi di omicidio colposo, il 18 dietro si vedrà quindi tolta ogni accusa, perché tecnicamente non esiste e non può esistere il concorso in omicidio colposo. Il guidatore per altro era minorenne.
Come dovevasi dimostrare l'accusa è stata derubricata a omicidio colposo!
(notizia del gr1 di questa mattina...)
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no beh nonostante io sia "promotore" della severità, l'ergastolo mi sembre un pelo eccessivo x questo tipo di incidente. per questo io darei dieci anni.
Poi naturalmente per ogni tipo di incidente nel senso più ampio del termine bisogna ponderare le pene...
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Abel scusa, chi l'ha detto che l'accusa e' omicidio doloso? Dove l'hai letto?
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L'omicidio doloso è un reato previsto dall'articolo 575 del Codice Penale, il quale recita:
« Chiunque cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione non inferiore ad anni ventuno »
E allora se veramente è imputato di omicidio doloso xk vogliono dargli 6 anni?!
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Infatti, era questa la mia osservazione. Chiedevo ad Abel dove l'avesse letto perche' mi sembra impossibile.
Soprattutto perche' le modalita' non rientrano nell'omicidio doloso.
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fatto sta che comunque 6 anni mi sembrano pochi......
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anche perchè qui più che di omicidio doloso si può parlare di omicidio colposo ed il nostro ordinamento in questo caso prevede da 1 a 5 anni di reclusione.....
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6 anni sono pochi? posso assicurarti che appena dopo 4 mesi non sputeresti nemmeno piu' per terra per paura di tornarci. Ma abbiamo idea di cosa voglia dire? Non stiamo parlando di delinquenti abituali, stiamo parlando di ragazzi che hanno fatto un'incredibile, enorme cazzata. Ma pur sempre esseri umani che hanno sbagliato. 6 anni sono un tempo lunghissimo, e comunque non verranno dati.
Si parla di 6 anni perche' 5 sono quelli di omicidio colposo, 1 quello di omissione di soccorso.
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Originariamente inviata da okno
6 anni sono pochi? posso assicurarti che appena dopo 4 mesi non sputeresti nemmeno piu' per terra per paura di tornarci. Ma abbiamo idea di cosa voglia dire? Non stiamo parlando di delinquenti abituali, stiamo parlando di ragazzi che hanno fatto un'incredibile, enorme cazzata. Ma pur sempre esseri umani che hanno sbagliato. 6 anni sono un tempo lunghissimo, e comunque non verranno dati.
Si parla di 6 anni perche' 5 sono quelli di omicidio colposo, 1 quello di omissione di soccorso.
Mi spiace ma non riesco a compatire gente come quella, okno.....non partecipo al tuo "dolore" per quei criminali :D