Si, ma che c'entra?Originariamente inviata da darkness_creature
Si, ma che c'entra?Originariamente inviata da darkness_creature
Tu hai proposto il fatto del corso di studi PRIMA del lavoro, e io ti ho detto che è assolutamente impossibile, per i motivi che ti ho appena spiegatoOriginariamente inviata da Abel Balbo
Per via del '68? Non capisco il nesso.Originariamente inviata da darkness_creature
E' tutta una conseguenza diretta o indiretta....le rivoluzioni studentesche di allora hanno contribuito in larga parte ad apportare un peggioramento al sistema scolastico italiano, rendendo insufficienti i diplomi per trovare lavori abbastanza validi e facendo sì quindi che per quegli stessi lavori per cui prima bastava il diploma, ora serve una laurea, che dà UN MINIMO di garanzie in più sulla competenza di una persona. Notate che non ho detto SICUREZZA ASSOLUTA, e ci mancherebbe....però un metro di giudizio lo devi pur usare, e il titolo di studio è il più imparziale che ci possa essere, pur con le storture del casoOriginariamente inviata da Abel Balbo
scienze politiche a molti rami all'interno e con quella puoi lavorare come gestione dei dipendenti nelle aziende ad esempio... beh prima di preoccuparmi delle lauree "topolino" mi preoccupo di chi ci si iscrive...
Ti sbagli.Originariamente inviata da darkness_creature
Il sistema adottato dai selezionatori di personale si basa su colloqui, sia di carattere psicoattitusinale che tecnico, mentre il titolo di studio di per sè e la valutazione lasciano sempre il tempo che trovano.
Se per esempio un'azienda necessita di un ingegnere meccanico, seleziona un po' di persone e poi le invita a una serie di colloqui. Spesso nel colloquio tecnico ti rifanno praticamente gli esami sostenuti che a loro servono, incuranti del giudizio dei professori universitari.
Il giudizio invece serve per concorsi pubblici, ma lì si sa come funziona...
Comunque il tuo ragionamento sul '68 può giustificare la richiesta di una laurea per lavori dove potrebbe essere sufficiente un diploma, però non ci azzecca niente né col fatto che il tasso di disoccupazione è alto, né col mio discorso - così torniamo a bomba - che proponeva di lavorare e studiare contemporanemente al fine di canalizzare lo studio verso l'attività che ci riguarda e di fare un utile merge teoria-pratica.
Prendi per esempio sempre un ingegnere meccanico: nel trienno di specializzazione studia praticamente di tutto, dalla fluidodinamica, all'elettrotecnica, alla cinematica, l'economia industriale, la progettazione industriale, la scienza dlele costruzioni, etc. poi si ridurrà a lavorare in un ambito ristretto dove solo pochi degli esami dati sarà inerente... se invece iniziasse il lavoro prima, avrebbe la possibilità di realizzare un piano di studi senz'altro più utile.
Originariamente inviata da hellion
La laurea in gestione delle risorse umane fa parte delle classi di laurea di scienze dell'amministrazione. Scienze politiche è solo la struttura universitaria di riferimento, ma per il resto le materie sono completamente diverse.
Originariamente inviata da principessina dhu
Credi davvero sia solo una questione di soldi che abbondano?Perchè?
mah, avrei da obiettare, considerati i reali sbocchi delle facoltà (che essendo strutture di riferimento, come ha detto eury, presentano molti rami, dal giornalismo alla diplomazia al peacekeeping alla gestione delle risorse umane o a quella di associazioni no-profit, quindi fund-raising, etc etc) , se fatte seriamente. (mi sono informata XD)Originariamente inviata da darkness_creature
In ogni caso, quoto hellion, prima di preoccuparsi delle lauree Topolino sarebbe da preoccuparsi di chi ci si iscrive.