Una 19enne colta da malore: ma non è ancora chiaro se sia avvenuto prima o dopo la doccia abbronzante. La sorella: «Era rossa in viso»
ANDRIA - I carabinieri indagano per accertare le cause del malore che ha colto una giovane di 19 anni mentre era in un centro di estetica ad Andria, in provincia di Bari. La ragazza è stata subita soccorsa ma è arrivata in coma nell'ospedale cittadino, dove è ricoverata. Su disposizione del magistrato, il pm del tribunale di Trani Mirella Conticelli, i carabinieri del nucleo Nas hanno posto sotto sequestro il centro estetico. La giovane intendeva sottoporsi a una lampada abbronzante ma non è stato ancora accertato se abbia avuto il malore prima o dopo averla fatta. Una testimonianza in tal senso arriva dalla sorella della 19enne: «Mia sorella era rossa in viso, quindi la lampada l'aveva fatta». Lo prova anche il fatto che i suoi indumenti «erano tutti cosparsi di crema» ha detto intervistata dal Tg5. Il titolare del salone di bellezza, il cui racconto sarebbe suffragato dai primi accertamenti svolti dai carabinieri, ha detto invece ai militari che la giovane si è sentita male prima che venisse avviato il macchinario.
RITARDI NEI SOCCORSI - Secondo i famigliari della giovane donna in coma, ci sarebbero stati ritardi che hanno rallentato gli interventi di soccorso, soprattutto per difficoltà a svolgere alcuni esami diagnostici: i parenti hanno lamentato, infatti, che, nell'ospedale di Andria, l'apparecchio per la Tac sarebbe stato temporaneamente fuori uso. Proprio nel barese qualche mese avvenne un episodio analogo: a Bisceglie, comune a pochi chilometri da Andria, il 7 novembre 2005 una donna di 22 anni morì mentre, in un centro estetico, si sottoponeva al trattamento della doccia abbronzante. In quella circostanza l'autopsia, compiuta dal medico legale dell'Università di Bari, Francesco Introna, escluse collegamenti tra il trattamento estetico e la morte.