Ma che coraggio
Parma, rapito bimbo di 17 mesi
due banditi in fuga dopo rapina
Allarme della questura: soffre di una grave epilessia
e necessita di farmaci con dosaggi particolari
PARMA - Un rapimento 'anomalo'. Così gli inquirenti definiscono il sequestro del piccolo Tommaso di un anno e mezzo, affetto da epilessia e bisognoso di farmaci, portato via stanotte dalla sua casa nei pressi di Parma, nella zona di Casalbaroncolo.
Una abitazione dell'aspetto modesto, abitata da una famiglia non facoltosa. Il padre del piccolo, Paolo Onofri di 46 anni, dirige l'ufficio postale centrale di Parma. La moglie, Paola, quarantatreenne è anche lei impiegata alle Poste.
I banditi li hanno immobilizzati entrambi assieme al figlioletto maggiore Sebastiano. Poi, dopo aver sottratto circa 150 euro alla famiglia, hanno rapito il bimbo. Subito sono scattate le ricerche di polizia e carabinieri.
A rendere ancora più drammatico il rapimento la notizia che il piccolo aveva la febbre alta, circa 39, e indossava solo un pigiama quando è stato strappato dal seggiolone. Inoltre Tommaso soffre di una grave forma di epilessia e necessita di farmaci con dosaggi particolari. La zona è stata perlustrata dalla forze dell' ordine, che si sono mosse a velocità ridotta per poter controllare il ciglio della strada nella speranza che i malviventi avessero abbandonato il bimbo durante la fuga.
I genitori del piccolo hanno raccontato agli investigatori che nell'abitazione intorno alle 20 di ieri sarebbe mancata improvvisamente la luce: il padrone di casa sarebbe uscito nel cortile e due malviventi, che evidentemente avevano procurato il blackout, ne avrebbero approfittato per aggredirlo e irrompere all'interno della casa.
I banditi a volto coperto, hanno riferito i due coniugi, erano italiani con un forte accento meridionale e armati. Uno aveva una pistola, l'altro un coltello. Subito hanno immobilizzato marito, moglie e il fratellino maggiore.
Pare che i malviventi si siano infuriati per il magro bottino, circa 150 euro, raccolto dopo aver frugato nei cassetti, nelle borsette e addosso alle vittime. Il padre avrebbe cercato di convincere i banditi che non c'era altro in casa, ma a quel punto i due hanno preso Tommaso dal seggiolone e sarebbero quindi fuggiti a bordo di un'auto.
Una vettura sarebbe stata ritrovata più tardi nei pressi di un casolare a circa un chilometro di distanza ma non avrebbe fornito, sulla base dei primi riscontri e di quanto si è appreso da fonti investigative, elementi utili alle indagini. L'auto è stata comunque sequestrata per ulteriori accertamenti di polizia scientifica.
E' scattata una caccia all'uomo da parte delle forze dell'ordine in tutta l'area, al confine tra le province di Parma e Reggio Emilia, compresa la vicina Autostrada del Sole, che potrebbe essere stata imboccata dai banditi in fuga.
Alle ricerche di Tommaso partecipano anche unità cinofile e squadre della Protezione civile. Ai cani sono stati fatti annusare alcuni indumenti e la culla del piccino. L'elicottero dei carabinieri ha invece sospeso le ricerche dall'alto, che riprenderanno alle prime ore del mattino, mentre le squadre a piedi continuano palmo a palmo in tutta la zona del rapimento. Il magistrato Pietro Errede ha detto che le ricerche sono estese a tutta la regione.
Il padre è stato sentito negli uffici della questura fino a tarda notte per ricostruire nei dettagli la vicenda. Nella sede della polizia sono stati portati anche il fratellino del bambino rapito e altri parenti. Apparirebbe improbabile l'ipotesi del rapimento a fini di estorsione.
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che mer*a di gente