fonte: http://roma.corriere.it/roma/notizie...45501585.shtml
Analizzate 3.500 posizioni: scoperti conti correnti, libretti di risparmio e titoli per quasi 10 milioni. Decine di denunce
ROMA - Sulla carta - nelle dichiarazioni sottoscritte al momento di entrare nei campi autorizzati - sono nullatenenti, o quasi. Famiglie indigenti, senza mezzi di sostentamento. Tanto da dover chiedere - e poi ottenere - un alloggio (un modulo abitativo, un container, con luce e acqua) al Comune in uno degli insediamenti attrezzati (i Villaggi di solidarietà del Piano nomadi). Un quadro di disperazione e bisogno di assistenza immediata, come quello di centinaia di persone che vivono negli accampamenti abusivi, che tuttavia contrasta con ciò che la polizia municipale ha scoperto nei giorni scorsi, analizzando 3.500 posizioni di nomadi residenti proprio nei campi autorizzati: il controllo incrociato fatto dai vigili urbani con la collaborazione delle Poste ha portato alla scoperta di conti correnti, libretti di risparmio e deposito titoli per quasi 10 milioni di euro.
Un tesoretto non segnalato - sulla cui provenienza sono in corso accertamenti - intestato solo a un'ottantina di persone. Sono loro (di varie nazionalità, soprattutto dalla ex Jugoslavia, ma anche molti italiani, nati proprio a Roma) al centro dell'indagine della Municipale, scattata su ordine del Comune, che ha portato a decine di denunce in procura per truffa ai danni di Roma Capitale, falso e uso di atto falso per aver indotto in errore la pubblica amministrazione nella concessione dei moduli abitativi a chi in realtà non ne aveva bisogno.
«Saranno tutti espulsi e gli alloggi ridistribuiti a chi ne ha davvero bisogno - annuncia il sindaco Gianni Alemanno -. Quest'indagine rappresenta anche un segnale per chi fino a oggi è riuscito a nascondersi e d'ora in poi, grazie all'anagrafe della comunità nomade che ci ha permesso di approfondire alcune posizioni, non potrà più farlo. Ma - conclude il sindaco - serve una legge regionale per regolare gli accessi ai servizi sociali».
Nel corso dell'indagine i vigili urbani, coordinati dal comandante Carlo Buttarelli e dal vice Antonio Di Maggio, hanno setacciato i campi autorizzati alla ricerca degli intestatari di quei conti correnti non dichiarati al momento della richiesta dei container e dell'assistenza alloggiativa gratuita del XIV Dipartimento politiche sociali del Comune.
E visto che i denunciati sono decine, altrettanti sarebbero i moduli abitativi - dal campo in via di Salone al Collatino a quello della Barbuta al confine con il comune di Ciampino - che, stando ai risultati dell'indagine, sono stati assegnati sulla base di false dichiarazioni. Nullatenenti - e in alcuni casi anche nullafacenti - che tuttavia sono intestatari in media di conti postali superiori a 100-200 mila euro e di veicoli, anche di grossa cilindrata, ma che - sempre secondo i riscontri della Municipale - non hanno mai voluto saperne di lasciare l'alloggio gratuito assicurato dal Comune per loro e per i familiari. Ma ci sarebbe di più. In alcuni casi, infatti, gli stessi personaggi avrebbero presentato domanda per una casa popolare.