La famiglia condannata a 15 anni perché è diventata cristiana
A Beni Suef, città dell’Egitto centrale, un tribunale ha condannato a 15 anni di prigione un’intera famiglia, una madre con i suoi sette figli, per essersi convertita al cristianesimo abbandonando la fede islamica.
CONVERSIONE - La notizia è riportata da Fox News e secondo i difensori dei diritti umani si tratta di una pessima notizia per tutti i cristiani che vivono nei paesi del nordafricani e in particolare in Egitto, dove vige un governo basato sulla Sharia. La sentenza, emessa dal tribunale di Beni Suef settimana scorsa, ha condannato a 15 anni di prigione Nadia Mohamed Ali, una donna nata cristiana e poi convertitasi all’Islam 23 anni fa dopo essersi sposata con il Mohamed Abdel-Wahhab Mustafa, di religione musulmana. Rimasta vedova, Nadia ha deciso di riconvertirsi al cristianesimo insieme ai suoi sette figli, per poter ottenere l’eredità. L’iter burocratico necessario alla conversione, secondo quanto riportato dal quotidiano egiziano Al-Masry Al-Youm, sarebbe durato dal 2004 al 2006. Ma con l’avvento del nuovo regime la sua conversione è stata scoperta: tutta la sua famiglia e perfino i funzionari che hanno aiutato la donna con i documenti sono stati processati e condannati.
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