Un presidente della repubblica in bicicletta
Il prossimo febbraio in Ecuador si terranno le elezioni politiche: il paese sudamericano sarà chiamato a decidere il nome del prossimo presidente della repubblica e la formazione del nuovo parlamento.
Anche in Ecuador, come in Italia è in corso una campagna elettorale serratissima in cui i diversi candidati si stanno giocando il tutto per tutto. Il presidente uscente, Rafael Correa, ha deciso di presentarsi agli elettori insieme alla propria grande passione: la bicicletta.
Lo scorso 13 novembre Correa ha attraversato le vie di Quito pedalando per presentarsi al consiglio elettorale nazionale per depositare la propria candidatura alle elezioni e da ieri gira per la rete il video ufficiale che lo ritrae senza giacca, cravatta né camicia, ma con una maglia sportiva e in sella a una bicicletta mentre ripercorre le strade del suo paese.
Al termine dei tre minuti de video arriva nella casa di una normalissima famiglia ecuadoregna e pronuncia una frase che mi ha lasciato di pietra perché mai me lo sarei aspettato in bocca ad un qualunque politico: “io sono solamente di passaggio, il potere è vostro”.
La bicicletta è un tema ricorrente ed estremamente serio per Correa, al punto che ha intitolato il suo blog Economia en bicicleta “perché l’economia sociale si fa percorrendo il paese in bici” e, ovunque si trovi, ogni mattina all’alba sale in sella alla propria bicicletta per conoscere la realtà che lo circonda ad una velocità opportuna.
Correa è l’uomo che in sei anni di mandato ha sfidato: il Fondo Monetario Internazionale e la Word Bank dichiarando illegittimo il debito internazionale ecuadoregno; gli USA negando loro la concessione di una base aerea; la Gran Bretagna nell’affaire Assange; la Colombia schierando l’esercito in forze lungo il confine dopo un bombardamento; la chiesa cattolica durante la riforma della costituzione.
Insomma, Correa è un uomo scomodo per molti, ma nonostante questo sempre più spesso si fa ritrarre in pubblico in sella alla propria bici, segno che evidentemente non ha nulla da temere.
Voi immaginereste Berlusconi, Gasparri, Monti, Bersani, D’Alema, Casini con la stessa confidenza in giro in bici per una qualunque città?
Io, non so perché, ma proprio non ce la faccio.
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