Roma, figlio muore in un incidente Alla madre chiedono 700 euro per pulire il sangue
Una lettera recapitata alla madre chiede settecento euro per la pulizia della carreggiata, dopo lo schianto in cui è rimasto vttima il figlio
Settecento euro per pagare la pulizia di un tratto di strada di Roma dove il figlio è morto. Soldi che serviranno a coprire l'intervento di Sicurezza e Ambiente, società che si occupa di ripristinare le condizioni delle strade dopo gli incidenti.
La notizia - riportata da Repubblica - ha dell'incredibile. Sembra uno scherzo di pessimo gusto, ma non lo è. La madre di Valerio Leprini, morto nel 2009 in un incidente stradale, ha ricevuto dopo l'incidente mortale una lettera con la richiesta di settecento euro per la pulizia della carreggiata.
Valerio, 15enne, "morì sbattendo la testa su un palo dell'illuminazione pubblica fuorilegge", spiega la madre. Una circostanza per cui tre vigili e un funzionario del X municipio sono "imputati per omicidio colposo". Il palo fu eliminato dopo l'incidente.
Nei giorni successivi la madre di Valerio ricevette la lettera in cui le si chiedeva di pagare 700 euro. Una cifra non da poco. L'accusa della donna non è però principalmente sulla cifra. Ma sulla "sensibilità da utilizzare in simili circostanze". "A questo punto non mi stupirei se un domani mi dovessero chiedere di risarcire il palo dell'illuminazione pubblica ammaccato dalla testa di mio figlio".
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