Dario Calistri, fiorentino è in coma: famiglia nel dramma
L'auto sulla quale viaggiava è precipitata da un viadotto. Morta sul colpo un'amica - di Sandro Bennucci
Dario Calistri, fiorentino, è in coma dopo un incidente in Brasile
Firenze, 12 dicembre 2012 - HA 25 ANNI, è fiorentino, da due giorni lotta con la morte in un ospedale brasiliano dopo essere precipitato con l’auto da un cavalcavia. Per salvarlo, oltre alla mano del Cielo, servono 120mila euro: perché la clinica dove sarà trasferito per gli interventi chirurgici e le cure alle quali dev’essere sottoposto è privata. Lui, disoccupato, non ha nessuna copertura assicurativa.
Ecco, in estrema sintesi, il dramma di Dario Calistri, vittima di un incidente stradale in una città dello stato di Bahia, insieme a due giovani brasiliani. Pare stessero tornando da una festa. Giuliana Santos de Jesus, detta Juli, 21 anni, studentessa di biologia, è morta sul colpo. Sergio Mendez do Santos, anche lui ventunenne, brasiliano ma residente a Firenze, è in gravi condizioni. Dario è addirittura gravissimo. Lo mantengono in coma farmacologico perché ha le ossa del cranio fratturate e un’infezione polmonare: il cavalcavia da dove sono precipitati passa sopra un canale di scarico. Il ragazzo ha bevuto acqua di fogna.
L’incidente è avvenuto vicino a Ilheus, sulla strada per Urucuca. Dario è lì perché ha una compagna brasiliana, Simona, e una figlia, Valentina, di tre anni. Sua mamma, Rita Betti, fa parte della segreteria dell’ufficio stampa della giunta regionale. E’ volata in Brasile ieri mattina. Ma più brutale è stato il modo con cui è venuto a conoscenza dell’incidente il babbo di Dario, Massimo Calistri, dipendente regionale in pensione. L’ha accompagnato in Brasile ed era in una casa, con Simona e la bambina. Non vedendo tornare il figlio, ha provato a chiamarlo al cellulare: gli ha risposto la polizia brasiliana. Un colpo al cuore. O una mazzata.
Resa ancora più cruda, qualche ora dopo, dalla stima dell’amministrazione dell’ospedale di Itabuna: interventi, cure e degenza costano 120 mila euro. Tutto a carico della famiglia. Per questo, in Regione, è scattata la gara di solidarietà fra i colleghi di mamma Rita e babbo Massimo. I primi soldi raccolti sono serviti per il biglietto aereo di Rita, per farla volare dal suo ragazzo. Il circolo dei dipendenti regionali ha aperto un conto (IBAN:IT08T0103002818000000018909 causale: Rita e Massimo). E una sottoscrizione è stata aperta dall’ufficio stampa (contributi sul conto corrente IT 36 V 02008 02845 000040781630, indicato dalla mamma di Dario).
Servono, come detto, 120 mila euro. E la mano del Cielo.
Fonte: Incidente in Brasile, è gravissimo: per salvarlo servono 120mila euro - La Nazione