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[Diabolicus23]

Blogger e leader del Pirate Party chiede la rimozione del proprio libro «piratato» - Corriere.it


Un filo, ma solo un filo, di ipocrisia. Non trovate?





La blogger Julia Schramm è una delle leader del Pirate Party. E come tutti gli arrembanti «pirati» si batte per spezzare i legacci del copyright in nome della libera condivisione digitale. Lei stessa, componente del comitato esecutivo del movimento, è in prima linea nella lotta per la liberazione della proprietà intellettuale. Soprattutto quella altrui. Perché quando si tratta del proprio lavoro, e dei diritti editoriali che finiscono nelle proprie tasche, le cose cambiano. Esattamente come una qualsiasi multinazionale dell'editoria o della discografia, Schramm ha infatti chiesto la rimozione del suo ultimo libro da una popolare piattaforma di condivisione online. E i siti di condivisione, educatamente, hanno eseguito.
LA RIMOZIONE - L'ultima opera di Julia Schramm si intitola «Cliccami: diario di un'esibizionista su twitter», ed è il frutto della sua fortunata attività di blogger. Come rivela Spiegelonline, solo come anticipo, l'editore Knaus Verlag, del gruppo britannico Random House, le ha versato la bellezza di 100mila euro. Ed è in virtù di questo contratto che è stato necessario chiedere ai vari siti che avevano piratato il pdf del testo l'immediata rimozione. Una procedura di notice and takedown, disclipinato dal tanto odiato (dai pirati) Digital Millennium Copyright Act. Lunedì scorso, cliccando «Cliccami» appariva la seguente risposta: «Questo file non è più disponibile a causa di una richiesta di rimozione ai sensi del Digital Millennium Copyright Act presentata da Julia Schramm e dal gruppo Verlag».

LA GIUSTIFICAZIONE DELL'AUTORE - Julia Schramm ha spiegato di non aver potuto fare altrimenti. E che, comunque, «Testi gratuiti saranno sempre a disposizione dei lettori sul mio blog. Così come sarà possibile leggere alcuni estratti del libro». La blogger ha poi promesso di pubblicare gratis il nuovo volume, una volta riconquistati i diritti d'autore a 10 anni dalla prima pubblicazione.

[Canalfeder]

Beh effettivamente non può farci niente. I diritti del suo libro appartengono alla casa editrice e quindi non ha nessun potere decisionale.

Se non altro poteva pensarci prima di firmare un contratto vincolante della durata di 10 anni. Non conosco la blogger, ma se si presenta davvero come una delle leader del Pirate Party poteva benissimo pubblicare gratuitamente dall'inizio il suo libro invece che pubblicarlo tramite una casa editrice.

D'altronde i soldi sono i soldi, e se le cose che sono nel libro sono effettivamente simili o identiche a quelle che scrive nel blog, non mi sembra una grossa mancanza.

[Diabolicus23]

Beh effettivamente non può farci niente

Non può farci niente? Una che si batte contro i diritti, cede i diritti ad una casa editrice?
Uhm...

[Lucien]

Per centomila euro avrebbe ceduto i diritti, dato l'anima in leasing e versato una fettina di culo come cauzione.

Ragà c'è poco da dire, di fronte ai soldi per il 99% delle persone (mi ci metto anch'io) la fede politica va un pochino a farsi fottere. Ora infatti voglio vedere con che faccia resta nel partito.

[Canalfeder]

Non può farci niente? Una che si batte contro i diritti, cede i diritti ad una casa editrice?
Uhm...

Appunto, è da criticare l'azione di base, cioè quella di pubblicare un libro cedendone i diritti più che criticare il fatto di aver rimosso le opere pirata da internet. (concetto già spiegato nel primo post)

[Eurasia]

Non la conoscevo e non mi interessa, ma adesso che lo so ho un motivo in più per non comprarlo.

[Randy Mellons]

I più che un filo di ipocrisia ci vedo un filo di trovata pubblicitaria in questa notizia.

[Diabolicus23]

Appunto, è da criticare l'azione di base, cioè quella di pubblicare un libro cedendone i diritti più che criticare il fatto di aver rimosso le opere pirata da internet. (concetto già spiegato nel primo post)

Il tuo post avrebbe senso se la scelta di andare con la casa editrice l'avesse presa un altro.
Dire "non può farci niente" è come dire al killer che ha appena sparato "non può farci niente, ormai il proiettile è partito; poteva non sparare".
Io critico LEI per quello che ha fatto. LEI è andata con la casa editrice. LEI è responsabile.
Il mio messaggio mi sembrava chiaro, se non hai capito qualcosa segnalamelo.

- - - Aggiornamento - - -

I più che un filo di ipocrisia ci vedo un filo di trovata pubblicitaria in questa notizia.

Forse, ma pubblicità negativa...

[Randy Mellons]

Dipende. Con questa notizia sul corriere, in molti che non conoscevano minimamente la cosa magari ora sono incuriositi dalla faccenda, e quindi son potenziali acquirenti.
L'hype (anche post) è la più grande forma pubblicitaria che esista.

[Diabolicus23]

Dipende. Con questa notizia sul corriere, in molti che non conoscevano minimamente la cosa magari ora sono incuriositi dalla faccenda, e quindi son potenziali acquirenti.
L'hype è la più grande forma pubblicitaria che esista.

Secondo me quei pochi che se ne interesseranno, si rivolgeranno al torrente.
Poi magari mi sbaglio. Ma se il mercato la premiasse, sarebbe triste.