L'hanno soprannominato panino killer e può arrivare fino a 10 mila calorie. Si chiama Bypass burger e lo si può trovare all'Heart Attack Grill, fast food della città degli eccessi per eccellenza, Las Vegas. L'Huffington Post fa sapere che una donna di 40 anni, soccorsa per un malore dopo aver mangiato un double bypass burger, è morta. Salgono così a due le vittime del panino.
Il menu degli Heart Attack - così come il nome - la dice lunga su quelle che possono essere le conseguenze di un pranzo consumato al fast food incriminato: accanto alle fritture (a cui non poteva mancare lo strutto), si trovano i single, double, triple e quadruple bypass burger: giganteschi panini da un minimo di 230 ad un massimo di 910 grammi che possono contenere fino a 4 hamburger, 8 fette di formaggio e 20 di pancetta, più cipolla e salse assortite. Il Guinness dei primati ha incoronato il Quadruple bypasss burger, con le sue 10 mila calorie, il panino più calorico della terra.
Un fast food letteralmente da cardiopalmo, per gli amanti del rischio. Joe Basso, il fondatore della catena, si è sempre difeso dalle accuse sostenendo la tesi che il messaggio lanciato dal marchio è molto chiaro, così come è molto diretta ed efficace la comunicazione effettuata tramite cartelli pubblicitari all'interno del locale. D'altronde, non si può certo dargli torto. Sin dai suoi esordi nel 2005 l'intento da lui dichiarato era quello di fare "pornografia alimentare" e di vendere cibo "così cattivo da essere scioccante". Per lanciare l'attività, Basso propose un premio per chi riusciva a finire il triplo o quadruplo bypass burger, con lo sketch che vedeva il vincitore accompagnato in sedia a rotelle alla propria auto. Oggi a beneficiare di un pranzo offerto dalla casa sono le persone sovrappeso oltre i 158 chili.
Il successo di Hearth Attack è anche frutto di un'attenta quanto provocatoria campagna marketing, che associa il ristorante all'idea di un ospedale, ironizzando sulla questione salute e facendo leva sulle cattive abitudini alimentari degli americani. Le cameriere sono vestite da sexy-infermiere, prendono prescrizioni anziché ordini e i clienti sono pazienti, con tanto di cartellino di riconoscimento e dottore e che ne controlla la condizione dopo l'ordinazione. Peccato che in questo caso nemmeno l'intervento tempestivo di medici reali sia bastato a salvare la sventurata.