Tanto che il capoluogo lombardo è diventato un centro di attrazione. E il Comune di Milano cosa fa? Pensa di stanziare borse di studio per giovani talenti musicali rom. Palazzo Marino e il Conservatorio stanno, infatti, lavorando per mettere a punto un percorso di sostegno, da strutturare in accordo di programma, per rintracciare doti nascoste di giovani che, a detta dell'amministrazione meneghina, "non riescono a emergere".
Il vicesindaco Maria Grazia Guida ha spiegato che si tratta di "talenti non spendibili in termini positivi, speriamo che lo diventino. Partiamo dai rom, ma vogliamo proseguire con tutti i talenti nascosti tra i ragazzi che oggi vivono nel disagio". Appena annunciata, l’iniziativa non ha mancato di sollevare proteste. Per primo l’ex vicesindaco di Milano Riccardo De Corato, che ha avuto da dire sul fatto che "ancora una volta, a dimostrazione del feeling tra la Giunta Pisapia e i nomadi, invece di iniziare dai giovani talenti italiani, si inizia da rom. Che ci sia una predilezione della Giunta Pisapia nei confronti dei rom è da tempo che i milanesi lo hanno capito a proprie spese". Di "scelta ingiusta e razzista contro cui ricorreremo" ha parlato il capogruppo del Carroccio in consiglio comunale, Matteo Salvini, che ha chiesta l’estensione "dei vantaggi e dei contributi a tutti i giovani musicisti italiani residenti a Milano".
I rom al Conservatorio A pagare sar