Movimento dei Forconi, proteste anche in Calabria Continua la protesta in Sicilia. I manifestanti chiedono le dimissioni del presidente della Regione, Raffaele Lombardo.
Le manifestazioni del Movimento dei Forconi e del Movimento Forza d’Urto continuano senza esitazioni nell’isola siciliana e si sono estese anche alla vicina Calabria. I momenti di tensione sono stati diversi, molti anche i blocchi stradali all’ingresso di alcune città. Esaurito il carburante in molti distributori. Bloccata inoltre la linea ferroviaria tra Palermo e Messina.
Uno dei camionisti dichiara: “Non ci difende nessuno e allora facciamo da soli. Sono aumentati il costo del gasolio, quello dei pedaggi, dei traghetti per attraversare lo stresso, davvero non ce la facciamo più. Non vogliamo esasperare gli animi perché vogliamo la popolazione al nostro fianco, vogliamo fare capire che qui è in discussione il futuro della nostra terra”. Mariano Ferro, leader dei Forconi, afferma: “Il nostro appello è rivolto a tutti i siciliani che vogliono combattere la politica corrotta e incapace, i sindacati imbecilli, le associazioni finte, il caro carburante, le cartelle esattoriali con tassi da usura, l’arroganza delle banche, la burocrazia cieca e ottusa”.
L’onorevole Orazio Ragusa richiama l’attenzione sulla Sicilia: “Lombardo deve chiedere un intervento del governo nazionale. Non è possibile sottovalutare questo forte malessere. Quello che sta accadendo è un fatto a cui prestare la massima attenzione”.
Nel frattempo la protesta si è estesa anche nella vicina Calabria, dove molti camionisti stanno bloccando la statale che collega Catanzaro e Lamezia. I manifestanti stanno inoltre istituendo un blocco nei pressi di Villa San Giovanni, città da dove partono i traghetti che collegano la Sicilia alla Calabria e viceversa.
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