Castigati i commercianti che hanno esposto i cinque cerchi
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La legge è legge. Anche quando appare assurda. Così i carabinieri stanno multando decine di commercianti «rei» di avere in vetrina o sull’insegna i cinque cerchi olimpici. Agiscono in seguito a esposti-denuncia presentati dal Toroc. La legge 167 del 2005 in tema di «Misure di tutela del simbolo olimpico in vista dei Giochi Olimpici di Torino 2006» prevede una sanzione sino a 100 mila euro, ma se il malcapitato paga entro 60 giorni se la cava con 2000. Alcuni episodi sfiorano la follia. Il Bar Olympic di corso Agnelli 60 si chiama così da 3 anni e da 3 anni dispone di insegne a cinque cerchi (fra l’altro approvate dal Comune). Il titolare Roberto Cannella, 40 anni, è senza parole: «Siamo tutti impegnati a presentarci bene per le Olimpiadi. Ricevere una multa di questo tipo disorienta. Il Comune, nei mesi scorsi, ha inviato agli esercizi pubblici un depliant pregando di “allestire vetrine colorate e festose in veste olimpica”. Per me la “veste olimpica” sono i cinque cerchi». La denuncia prevede anche la rimozione immediata delle insegne olimpiche: «Io ho coperto l’insegna a muro con dei pannelli di cartone ed i cinque cerchi del neon con carta stagnola. Ma soprattutto mi sono sentito beffato».Capita di tutto. La signora Sergia della Sergia Boutique di via San Tommaso 24: «Saldo tutto e chiudo bottega. Ne avevo già una mezza intenzione, ma ora ho deciso. La delusione e l’amarezza sono stati enormi. Prima tanto battage per rendere Torino più olimpica. Poi questa odiosa multa. Non pagherò: non mi piego a una sanzione così assurda».l tam-tam attraversa la città provocando frettolosi smantellamenti: c’è chi ha rifatto la vetrina, chi ha ritirato la cartellonistica, chi ha incollato giornali sui simboli cari a De Coubertin. Dice il proprietario di uno storico negozio di articoli sportivi del centro che, sulle finestre esterne dell’ammezzato, ha da sempre i cerchi olimpici: «Dovrei noleggiare una gru per andarli a coprire, ma mi costerebbe più della multa: rischierò». Oppure quella del gastronomo di Borgo Po che da giorni vendeva splendide torte salate con l’inimitabile simbolo: «Ho svenduto tutto di gran carriera. Da domani solo torte anonime». E un piazzaiolo di Borgo San Paolo, costretto ad eliminare dal menù la «pizza Torino 2006», provoca: «I carabinieri multino anche le Frecce Tricolori che i cerchi olimpici li hanno disegnati addirittura in cielo».
fonte : La Stampa
ma stanno impazzendo tutti ???