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Schiaffo al figlio nelle vie di Stoccolma arrestato un consigliere italiano

  1. #21
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
    Iscrizione: 6/12/2005
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    Quote Originariamente inviata da Lucien Visualizza il messaggio
    Sono d'accordo sì e no. Sono del partito di quelli che la punizione fisica, se davvero meritata, va data, ma al tempo, nel luogo e nel modo opportuno; detesto profondamenten quelli che fanno le piazzate in luoghi pubblici, genitori che urlano, figli che urlano e piangono a squarciagola, ceffoni ed altri pianti; sono scene che denotano una cafonaggine ed una mancanza di autocontrollo e di rispetto per gli altri per le quali l'arresto no, ma una multazza ce la vedrei bene.

    La questione merita un approfondimento. Rispondendo a te mi rivolgo anche a tutti coloro che hanno contestato la mia posizione in modo molto più rigido.
    Mi piacerebbe che mi si ponesse l'esempio di una situazione per la quale picchiare un bambino diventi una cosa necessaria. Non bisogna dimenticare in questa analisi che i bambini sono lo specchio di ciò che vivono. Quindi qualsiasi azione meritevole di tale punizione di cui sono rei, in realtà gli è stata fornita come esempio proprio da colui/lei che poi gliela contesta con un ceffone (se non peggio).
    Io credo che a fronte di un comportamento da correggere di un bambino, ci sia sempre la possibilità di punirlo senza dover ricorrere alle percosse. Semmai troppo spesso genitori assenti cercano di dare una "sterzata" al comportamento del proprio figlio quando si rendono conto che - complice la loro assenza - questi ha preso una brutta piega. E se invece si agisse d'anticipo, con punizioni più lievi?
    Ci sarebbe poi da affrontare un'altra questione, quella che una società che prevede una condanna ferma a uno schiaffo dato al proprio figlio, deve quindi essere una società che permetta di educarlo in modo adeguato, fornendo al genitore tutti gli strumenti più idonei, primo fra tutti il tempo.
    Nel caso in oggetto, sono andate a cozzare due realtà sociali molto diverse fra loro.
    La cosa che mi fa sorridere - ripeto, parlo con te @Lucien , ma mi rivolgo ai contestatori duri dell'intervento svedese - è che si contesta la Svezia per l'arresto del genitore italiano manolunga e magari poi ci si scandalizza per l'arretratezza di certi stranieri in Italia, che prendono a cinghiate la figlia solo per aver messo un po' di rossetto. Credo che si potrebbe fare una proporzione e che non sia azzardato dire che l'islamico sta all'italiano come l'italiano sta allo svedese. Insomma, "io, io, l'asino mio", va tutto bene solo quello che facciamo noi: chi picchia i figli un po' più di noi è un'incivile; chi li picchia meno di noi è un cretino, quando invece è il concetto che va analizzato ed eventualmente stigmatizzato. Non si ruba, che sia una rapina in banca o il taccheggio di un modesto oggetto al supermercato; allo stesso modo non si picchia, che sia con la cinta o con la mano.

    _____________________

    Poco tempo fa sono stato spettatore di un episodio analogo a quello occorso in Svezia di apertura del post. Stavo passeggiando in una via della mia città quando a un paio di metri da me un tizio fermo con le spalle a una vetrina dà una schiaffo a cinque dita a un bambinetto che gli era a fianco, presumibilmente il figlio, il quale sicuramente s'era reso protagonista di qualche capriccio. Io sono rimasto impietrito. Se fossi stato in Svezia l'avrei senz'altro denunciato, ma nella mia situazione, che fare? Interpellarlo, col rischio che alzasse le mani anche contro di me? Denunciarlo (a chi poi, qui si potrebbe aprire l'altra penosa questione del poliziotto di quartiere e del controllo del territorio), per farmi ridere in faccia dall'agente di turno? Ricordo che la cosa mi ha rovinato l'umore per l'intera serata. Vi chiedo: ma se succedesse a voi di essere spettatori di una scena del genere, riuscireste a rimanere totalmente indifferenti?
    Ancora: quando quel bambinetto avrà vent'anni e io ormai vecchio e rimbambito sbaglierò manovra con la mi aautomobile e taglierò la strada alla sua, si limiterà ad abbassare il finestrino e gridarmi un "rincoglionito!", oppure scenderà dal suo veicolo e restituirà, a me, quello schiaffone?

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  2. # ADS
     

  3. #22
    Spotless Echoes
    Donna 31 anni da Roma
    Iscrizione: 21/6/2009
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    Mah.
    Parto dal presupposto che i bambini sono diversi.
    Io sono contro la violenza, ovviamente, ma ammetto che in rare occasioni ho preso pure io uno schiaffetto da bambina.
    Una cosa leggera, simbolica, molto rara. Insomma, quando papà dava lo schiaffo voleva dire che l'avevo fatta grossa!
    Fatto sta che non ho mai pensato che la violenza fosse giusta e non sono diventata una ragazza violenta.
    I miei avrebbero potuto farne a meno, ma conosco bambini veramente terribili.
    Non riconoscono la figura autoritaria del genitore, lo prendono come ad un compare, si mettono al suo stesso livello e si permettono di non dargli per niente retta.
    Ecco, secondo me, in questi casi il genitore deve prendersi un po' di autorità, ossia far capire al bambino che non puo faRE come gli pare.
    Uno schiaffetto è un modo come tanti. Ovviamente, non uno schiaffetto per far male eh.

    Per quanto riguarda Napoli. Io abito in una zona , diciamo, in cui i ragazzi sono un po' cresciuti alla càzzo di cane.
    Non disto molto da Napoli e ti dirò che i deliquenti, qui come li, sono quelli che lo schiaffetto non lo hanno ricevuto. E nessun altro metodo educativo.
    Io me ne rendo conto. Quando ero piccola i ragazzini qui facevano quello che volevano, i miei mi davano ordini, mi parlavano, mi facevano capire, e talvolta si arrabbiavano con uno schiaffo. E mi hanno salvata, a confronto agli altri.
    Insomma, per dire, uno schiaffo non rappresenta tutto il metodo educativo che si da ai figli. Ne è una parte, che puo esserci o non esserci. Ma non per forza nuoce.

  4. #23
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
    Iscrizione: 6/12/2005
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    La figura del geitore non dev'essere autoritaria come tu affermi, deve invece essere autorevole, che è tutt'altra cosa.
    Mio figlio fa quello che gli dico io perché è convinto che se gliel'ho detto io è la cosa migliore da fare: è questo che bisogna ottenere, non altro. Invece i più credono che educare un figlio sia una specie di videogioco, tasto dx, schiaffone, se prende la direzione sbagliata; tasto sx, carezza, se prende quella corretta...
    Poi è chiaro che uno schiaffo è pur sempre un elemento contenitivo e che un baby-killer non è stato mai contenuto in alcun modo, però resta anche un esempio; un bambino cresciuto nella violenza, il più delle volte sarà un marito e un padre violento; un bambino che ha assaporato la violenza solo quando "è giusto", sarà comunque un uomo che, pur non usando la violenza, si potrebbe ricordare di tirarla fuori quando "è giusto", a volte con pessimi risultati.
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  5. #24
    Scrivano Lucien
    Uomo 39 anni da Imperia
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    Bah. Non riesci a convincermi, forse perché sono troppo pessimista sulla natura umana.
    Comunque io non ho mai parlato di dare mazzate, se ci fai caso; se avrò dei figli, userò con loro il metodo che usiamo a scuola di vela per piegare gli allievi che si credono d'essere venuti al club med: flessioni, flessioni e ancora flessioni finché non implorano pietà.

  6. #25
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
    Iscrizione: 6/12/2005
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    Comunque una cosa è certa, a torto o a ragione: quando al telegiornale gli svedesi hanno appreso dell'italiano che ha maltrattato il figlio con un ceffone, avranno pensato di lui - e di noi tutti - le stesse cose che qui si pensano degli islamici ogni volta che al TG danno la notizia del padre che prende a frustate la figlia troppo europeizzante...

  7. #26
    Vivo su FdT Meox
    Donna 31 anni da Treviso
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    Io non sono mai stata toccata con un dito, nemmeno le minacce di schiaffeggi ho mai ricevuto. Sinceramente un ceffone in faccia si sembra una violenza assurda, almeno a vederlo(visto che non l'ho mai provato)..il viso è una parte delicata, anche solo simbolicamente mi sembra un gesto grosso. Boh, io vedo che i figli schiaffeggiati da piccoli non sono migliori di me, semplicemente hanno più rabbia/insofferenza verso i genitori

  8. #27
    Vivo su FdT Prozac.
    Donna 36 anni da Perugia
    Iscrizione: 22/5/2009
    Messaggi: 4,172
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    Che legge del c**o
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  9. #28
    FdT-dipendente topino1
    Uomo 50 anni
    Iscrizione: 17/3/2011
    Messaggi: 1,505
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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    Comunque una cosa è certa, a torto o a ragione: quando al telegiornale gli svedesi hanno appreso dell'italiano che ha maltrattato il figlio con un ceffone, avranno pensato di lui - e di noi tutti - le stesse cose che qui si pensano degli islamici ogni volta che al TG danno la notizia del padre che prende a frustate la figlia troppo europeizzante...
    purtroppo in parte ti devo dare ragione.

    nei paesi nordici non è che godiamo di un ottima reputazione..

  10. #29
    Too Many Humans Oregon
    Uomo 33 anni da Venezia
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    La violenza sui bambini è intollerabile! Ma un genitore che deve educare suo figlio, e quest'ultimo fa delle cose che non devono essere fatte, perchè non gli si può dare uno schiaffo. Poi non so bene la situazione, ma arrestarlo secondo me è stato esagerato!

  11. #30
    vaniglia81
    Utente cancellato

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    Mia cugina è TOTALMENTE contro ogni forma di punizione corporale per le sue figlie, si affida solo al "buon cuore" della sua autorevolezza anche nei casi in cui normalmente la verga della disciplina è consigliabile, risultato? a soli 4 anni si sentiva in diritto di prendere a calci nel deretano nonni e genitori e comandare a bacchetta. Solo per farvi un esempio a me vicino.
    Poi vi dice niente che quando le mamme usavano "le cucchiarelle", "le cintate" e "i battipanni" uscivano fuori ragazzi più rispettosi, tolleranti, e meno egoisti, nel senso che socializzavano con gli altri senza sentirsi al centro del mondo e senza aver difficoltà ad affrontare le relazioni (perché trattati come vasi di porcellana preziosa, più preziosa delle altre) e il bullismo era minore (non è che era inesistente).
    Ovviamente io intendo che le botte siano giuste come estrema misura ad un orecchio sordo alla disciplina verbale.

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