Nuova tegola per Facebook in Germania. Il garante della privacy dello Stato dello Schleswig-Holstein, Thilo Weichert, ha intimato ad aziende e istituzioni di rimuovere il pulsante "like" (mi piace) dai loro siti e di chiudere le loro pagine sul social network. Il motivo? La società creata da Mark Zuckerberg violerebbe le leggi tedesche ed europee facendo passare i dati immagazzinati da Fb nei suoi server Usa.
L'accusa del garante: utenti monitorati per due anni a loro insaputa
«Chiunque visiti Facebook o utilizzi un plug-in deve aspettarsi che lui o lei saranno monitorati dalla compagnia per due anni». Facebook, è l'accusa di Weichert, incamera le informazioni lasciate da utenti e non utenti e costruisce anche profili personalizzati giudicati illegali dal garante. La difesa del social network non si è fatta attendere. Un portavoce di Fb ha ammesso che la società «può vedere le informazioni come l'indirizzo Ip» degli utenti che visitano un sito cliccando sul bottone "mi piace". «Noi distruggiamo questi dati tecnici - prosegue - entro 90 giorni. Ciò è in linea con i normali standard del settore».